Giardino Bortolotti o dei Ciucioi

E' un giardino verticale realizzato a metà dell'Ottocento dal visionario imprenditore Tommaso Bortolotti, che si affaccia come una scenografia teatrale sul torrente Avisio, tra Lavis e San Lazzaro di Meano. 

Il nome deriva forse dalla storpiatura di "Zum Zoll" = "Al dazio", con riferimento al confine tra Principato vescovile di Trento e Tirolo austriaco che si trovava poco lontano.

Il Giardino dei Ciucioi è costituito da una serie di terrazzi artificiali, in parte scavati nella roccia, sui quali si sviluppano originali architetture che richiamano il gusto eclettico della prima metà dell’Ottocento.

Il percorso originale iniziava con una rampa elicoidale alla sommità della quale si trova l’edificio detto Casa del Giardiniere, da cui si accede ai diversi terrazzi. Da qui in poi si incontrano la facciata di una chiesa, un castello con criptoportico, una grotta artificiale, una loggia rinascimentale e persino delle guglie moresche. Il significato di questi simboli è controverso, ma molti lo interpretano come un percorso iniziatico, ispirato agli ideali della massoneria.

Una grande serra, ricostruita come l'originale e simile alle limonaie del Garda, occupa il terrazzo superiore. Oggi nella serra si trovano diverse specie di agrumi, che spargono nell'aria un'intensa fragranza.

Il Giardino dei Ciucioi fu danneggiato durante la Prima Guerra Mondiale e, dopo il passaggio a diversi privati, venne abbandonato.

Nel 1999 è stato acquistato dal Comune di Lavis che ha condotto un accurato restauro restituendolo alla comunità.

Dal 2019 l'Ecomuseo Argentario si occupa delle visite guidate per il pubblico. Tutte le info qui.

Per gli interessanti approfondimenti al link  ilmulo.it

E' visitabile la mostra GIARDINI RITROVATI - Spazi e caratteri delle architetture verdi in Trentino, curata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento.