Esposizione storica del Libro fondiario e del Catasto

Il patrimonio cartografico, le strumentazioni d'epoca ed i documenti storici testimoniano con il loro contenuto e le loro rappresentazioni, la storia e l'evoluzione della proprietà fondiaria e della pubblicità immobiliare nella nostra regione durante gli ultimi 150 anni.

Il Catasto e il Libro fondiario sono due istituti profondamente radicati nella tradizione storico-culturale delle popolazioni trentine e sudtirolesi, istituzionalmente preposti alla gestione del territorio sotto i profili cartografico ai fini fiscali, e giuridico. Di istituzione austro-ungarica, gli Istituti di cui trattasi, sono attualmente gestiti dalle Province autonome di Trento e di Bolzano, per quanto di rispettiva competenza, in base allo Statuto speciale di autonomia e alle relative norme di attuazione.

L’esposizione è stata realizzata al fine di soddisfare l’esigenza di recuperare la memoria storica del settore per documentare fedelmente le fasi di formazione e di conservazione del Catasto e del Libro fondiario nella nostra Terra. Il lungo lavoro di ricerca e allestimento di questa esposizione è da vedersi, in prospettiva, come un investimento culturale, soprattutto a beneficio delle generazioni future. Il patrimonio cartografico, le strumentazioni d'epoca ed i documenti storici testimoniano con il loro contenuto e le loro rappresentazioni, la storia e l'evoluzione della proprietà fondiaria e della pubblicità immobiliare nella nostra regione durante gli ultimi 150 anni.

Si tratta dunque di materiale di grande valore, spesso oggetto di consultazione da parte di cartografi, storici, giuristi di istituzioni pubbliche e private, studenti universitari.

L'esposizione, unica nel suo genere in Italia, è suddivisa in tre settori:

- il primo settore organizzato secondo gli schemi tradizionali della tecnica espositiva riguarda la fase della formazione della cartografia catastale: l’arco temporale preso in considerazione va dall’osservazione delle reti di triangolazione realizzata tra gli anni 1853 e 1856, al rilievo di dettaglio attuato negli anni 1859-1861 e seguenti fino alla conservazione del catasto fondiario, con esposizione di fogli di mappa d’impianto, documenti, registri, verbali, strumentazioni d'epoca. Tra queste figurano ben due modelli della leggendaria Tavoletta Pretoriana, e cioè l’ antico goniografo, che aveva assistito i tecnici catastali austriaci nelle prime fasi della formazione del patrimonio cartografico relativo al territorio dell’attuale regione Trentino Adige. Due vetrinette a parete contengono una collezione del Bollettino delle Leggi Imperiali relativa agli anni che vanno dal 1848 fino al 1918.

- Il secondo settore: ambientazione di un Ufficio del Catasto di fine Ottocento. Si è in tal caso fedelmente ricostruita l’ambientazione di un ufficio catastale di fine Ottocento attraverso l’esposizione di mobili originali d’Epoca tra cui sono da annoverare un prezioso armadio porta mappe e due scrivanie provenienti dagli uffici austriaci. Su un tavolo, anch’esso d’epoca è visibile, in perfetto assetto di funzionamento, un pantografo, strumento che consentiva la realizzazione di copie della mappa in scala maggiore rispetto a quella ordinaria e un prezioso esemplare di planimetro a fili attraverso cui poteva essere effettuato il calcolo a tavolino della superficie delle particelle catastali a fini fiscali.

- Il terzo settore: ambientazione di un Ufficio del Libro Fondiario dei primi del Novecento.  Anche in tal caso, come si è visto con riguardo alla ricostruzione dell’ufficio catastale, viene offerta al visitatore la possibilità di entrare in una cancelleria del Giudice tavolare ove venivano conservati e gestiti i volumi rilegati in pelle di cinghiale del Libro fondiario. Sulle scaffalature originarie, munite di piano inclinato per consentire un’agevole lettura del contenuto dei volumi stessi, sono ancora visibili e consultabili i contenuti delle partite tavolari rilegate nei tomi originali.

La visione diretta degli atti originali e dei numerosi documenti storici, ma anche e soprattutto degli strumenti di cui i pionieri si avvalsero quasi 150 anni fa nel loro lavoro, consente di ripercorrere quelle che sono state le tappe fondamentali della nascita e dello sviluppo del sistema catasto-tavolare e che possono essere individuate nella formazione del patrimonio cartografico avvenuta negli anni tra il 1853 e il 1861, della determinazione dei redditi dell'imposta fondiaria nella seconda metà dell'800 e quindi nell'opera di impianto del Libro fondiario iniziato nei primi anni del '900 e conclusosi nella seconda metà degli anni '50.

apertura

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La visita guidata, sia individuale che di gruppo, è possibile, previo appuntamento, nel corso di tutto l’anno, esclusi i giorni di venerdì pomeriggio, sabato, domenica e festivi, e negli orari di apertura degli uffici (da lunedi a giovedi 8.45-12.45; 14.30-16.00).