Forte Strino

La fortezza austro ungarica fu realizzata tra l'anno 1860 e 1861 a una quota di 1.538 m s.l.m. allo scopo di controllo e difesa dell'ultimo tratto della strada per il valico

L'esterno del forte restaurato [ foto Iva Callegari]

Situato a ridosso dell’attuale strada statale 42 a quattro chilometri da Vermiglio ed a circa sei dal Passo del Tonale. La fortezza austro ungarica fu realizzata tra l'anno 1860 e 1861 a una quota di 1.538 m s.l.m. allo scopo di controllo e difesa dell'ultimo tratto della strada per il valico. La struttura ha una pianta a forma di semicerchio, articolata su due livelli. Nel primo livello presenta tre postazioni, mentre al secondo livello quattro, posizionate verso la strada del Tonale e la val Vermiglio. Oltre alle camere di combattimento armate con sei cannoni, il forte era munito di una serie di feritoie per la difesa ravvicinata con mitragliatrice. La parte bassa del forte serviva anche da tagliata ovvero da blocco stradale. La porzione fu abbattuta  parzialmente e tuttora garantisce l’accesso principale all’edificio.

La struttura rappresenta la prima opera del cosiddetto sistema fortificato del Tonale: negli anni seguenti alla sua realizzazione fino allo scoppio del conflitto  nel 1914, l’area fu infatti interessata da imponenti opere militari di difesa, tra cui ben altri quattro forti (forte Mero, Forte Tonale o Zacarana, forte Presanella o Pozzi, forte Velon) le cui vestigia sono tuttora visitabili a richiesta, meta di godibili e facili trekking.

Una parte dell’imponente struttura è attualmente adibita a museo e conserva numerosi reperti e cimeli della Guerra bianca, frutto del certosino e pericoloso lavoro di recupero e bonifica realizzato dei recuperanti di Vermiglio. La visita al forte, dopo un’introduzione affidata alle immagini di una breve clip, è accompagnata da una pannellatura back-light che introduce non solo ai temi generali del primo conflitto mondiale ma anche ed in maniera più approfondita, a quelli relativi alla storia locale: la deportazione a Mitterndorf degli abitanti di Vermiglio e la Guerra Bianca, di cui le montagne circostanti al forte ne sono state teatro.

Una moderna postazione touch screen permette al visitatore di approfondire ulteriormente le notizie relative al forte, circa le altre numerose opere di fortificazione presenti sul territorio di Vermiglio e di effettuare un trekking virtuale, con possibilità di download dei vari itinerari escursionistici consigliati.

In collaborazione con diverse gallerie, ogni anno il forte ospita anche una mostra d’arte moderna o a tema. 

Questo museo fa parte della Rete Trentino Grande Guerra   che promuove la collaborazione tra quanti coltivano la passione per la storia e la memoria di quelle vicende.

visitabile: sì | accessibile a persone con disabilità

apertura

Note sull'accessibilità del sito

Possibilità di raggiungere il Forte in automobile previo avviso. Dall’area di parcheggio al piano inferiore del forte, percorso in terra battuta lungo circa 25 mt (pendenza massima del 13%). La porta d’ingresso indicata è un cancello (sempre aperto durante l’orario di apertura), con un gradino a scendere di 14 cm. Le sale del piano inferiore sono accessibili, all’interno presenza di un gradino alto 12 cm e pavimentazione in ghiaino. Il piano superiore del forte è raggiungibile dal parcheggio esterno con percorso pianeggiante di 5 mt fino al portone d’ingresso largo 163 cm); gli spazi sono accessibili, ad eccezione di 2 sale che presentano gradini: 3 alti 17 cm e a seguire 2 alti rispettivamente 16 e 9 cm. I servizi igienici sono raggiungibili dal parcheggio con un percorso lastricato lungo circa 30 mt che presenta un gradino alto 10/12 cm; all’interno, il wc con incavo ha maniglioni di sostegno su entrambi i lati e pulsante di scarico posteriore; il lavabo, alto 72 cm, è collocato all’esterno. 

Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA