Museo dell'aeronautica Gianni Caproni

Fondato nel 1927 dall’ingegnere Gianni Caproni (1886 – 1957) e dalla moglie Timina Guasti, è il primo museo aziendale sul suolo nazionale e il museo aeronautico più antico al mondo 

L 9658 [ Museo Caproni]

Fondato nel 1927 dall’ingegnere Gianni Caproni (1886 – 1957) e dalla moglie Timina Guasti, il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni è il primo museo aziendale sul suolo nazionale e il museo aeronautico più antico al mondo.

L’attuale struttura a Mattarello (TN) - collocata di fianco all’omonimo aeroporto - viene inaugurata nel 1992 per raccogliere ed esporre la collezione di rilievo mondiale di aeroplani e cimeli storici raccolti dalla famiglia Caproni nel corso degli anni. Tra i pezzi pregiati si contano nove velivoli storici unici al mondo e centinaia di cimeli.

A partire dal 2011, il Museo espone a rotazione alcuni pezzi della sua collezione mai prima esposti al pubblico: velivoli, antichi reperti e opere d’arte dedicate alla tematica del volo, parte della collezione Caproni.

Sono 273 gli oggetti storico-artistici che fanno parte della collezione Caproni e che sono stati trasferiti in comodato gratuito alla Fondazione Museo storico del Trentino alla quale, dal 1° luglio 2019, è stato affidata la gestione del Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni in base ad una convenzione con la Provincia autonoma di Trento. Si tratta di dipinti e sculture, ma anche di un nucleo di aeromobili originali di rilievo mondiale.

Questo museo fa parte della Rete Trentino Grande Guerra   che promuove la collaborazione tra quanti coltivano la passione per la storia e la memoria di quelle vicende.

accessibile a persone con disabilità

Note sull'accessibilità del sito

Visita per la persona con disabilità e il suo accompagnatore gratuita
(Non è necessario mostrare all’ingresso nessuna documentazione che testimonia la propria patologia)

Il parcheggio indicato si trova in Via Lidorno. Nei servizi igienici presenza di maniglioni di sostegno al wc.

Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA


a cura di Fondazione museo storico del Trentino