Museo nazionale storico degli alpini
Gli Alpini di ieri, di oggi, di domani
Il Museo attuale nasce da un’idea dell’allora Direttore, il Generale di Divisione del Ruolo D’Onore Stefano Basset, in concerto con l’Associazione Amici del Museo Nazionale Storico degli Alpini; associazione nata nel 2008, con il fine di valorizzare il Museo ed il suo patrimonio storico.
L’idea iniziale del Generale Basset ha trovato il pieno sostegno del Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.) l’Ing. Favero, essa è stata patrocinata dal primo Presidente dell’ Associazione Amici del Museo, Attilio Martini; la stessa visione, divenuta poi un progetto di realizzazione, è stata perseguita con la stessa tenacia dal successore di Martini, il Presidente Roberto Bertuol.
La prima convenzione di intesa è stata firmata durante la 90^ Adunata Nazionale dell’A.N.A. nel maggio del 2017 dall’allora Capo di Stato Maggiore della Difesa, il Generale C.A. Claudio Graziano insieme al Presidente Favero.
I lavori sono iniziati nel 2018 con il progetto e la guida artistica dell’Architetto Andrea Tomasi e sono proseguiti grazie alla costante supervisione del Direttore dei Lavori, l’Ingegnere Gianfranco Canestrini. Dopo l’iniziale intervento del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino, sono entrate in campo le numerose ditte appaltate per l’incarico. Al loro fianco, un grandissimo e consistente lavoro è stato realizzato dagli infaticabili Volontari dell’ANA che si sono avvicendati per mesi nell’operare alla realizzazione del Museo: i lavori sono stati seguiti con costanza ed estremo impegno dall’allora Presidente della Sezione di Trento, Maurizio Pinamonti.
Dal 2018 i lavori di realizzazione vengono seguiti e coordinati in prima persona dal Vice Direttore, il Tenente Colonnello Giulio Lepore che si interfaccia con la Provincia, con i Volontari dell’ANA, il Comune, la Soprintendenza e le diverse ditte e i vari attori che si avvicenderanno poi per i successivi 4 anni di intenso lavoro per la realizzazione del Museo. Nel luglio 2019 il Ten Col Lepore diventa Direttore del Museo Nazionale Storico degli Alpini.
Il 13 ottobre 2019, l’A.N.A. organizza la cerimonia di inaugurazione della struttura del Museo, alla presenza delle Autorità Civili e Militari: all’evento partecipano numerosissimi i gruppi alpini e la cittadinanza della città di Trento. Dal giorno successivo riprendono e proseguono ancora i lavori e le attività necessarie alla riconsegna della struttura alla Forza Armata.
Successivamente, grazie al finanziamento da parte del Comune di Trento ed in particolare alla precisa volontà del Sindaco Alessandro Andreatta, inizia una fase concettuale e di studio per la nascita del nuovo progetto espositivo. Sarà realizzato a cura della 490Studio di Trento, una ditta specializzata in museografia che in stretta collaborazione con il Generale Basset ed il Direttore, Tenente Colonello Lepore, realizzano il progetto.
Dopo la fase di ideazione e studio progettuale, il Ten Col Lepore organizza la fase di realizzazione e installazione del nuovo progetto museale; sotto la sua guida, lo Staff militare del Museo con attenta pianificazione e in coordinamento con i tecnici della 490Studio realizzano le delicate fasi di preparazione, assemblaggio, trasporto e riallestimento dei reperti nel nuovo Museo. Questa fase dura circa un anno e termina con la conclusione dell’allestimento nel dicembre del 2020.
Terminato l’allestimento del museo, continuano le molteplici e complesse attività burocratiche per la restituzione da parte di ANA della struttura, il passaggio dei contratti e della responsabilità del nuovo Museo. Il Direttore si coordina con le diverse parti in causa nel difficile e delicato percorso amministrativo che infine porterà al rientro del Museo nella disponibilità della Difesa. Questa fase di procedure amministrative, passaggi di contratti, temperamenti e collaudi dura quasi un anno e alla fine, nell’ottobre 21, il Museo viene riconsegnato alla A.D., al Comando Truppe Alpine e al suo Direttore.
Nel novembre 2021 il Museo viene aperto al pubblico.
Il 30 luglio del 2024, dopo 3 anni di intenso lavoro, il Museo Nazionale Storico degli Alpini, primo e unico dei tredici musei militari dell’Esercito Italiano, viene inserito nel Sistema museale nazionale del Ministero della Cultura.
L’Associazione Amici del Museo ha sempre accompagnato e sostenuto il Direttore in tutti questi anni di attività, mettendosi a disposizione, fornendo consulenza, aiuto e sostegno.
STRUTTURA E INGRESSO
La struttura del nuovo Museo si presenta come un grande edificio moderno ed all’avanguardia, armonizzato con il paesaggio naturale del Doss Trento. Sulla facciata principale, sotto la nuova scritta del Museo Nazionale Storico degli Alpini, si ammira la “Vittoria Alata”, opera dell’artista Biancini di Faenza.
Arrivando dalla Strada degli Alpini, si trova una ampia scalinata che conduce all’ingresso del Museo. Alla base della scalinata ci sono le due colonne in pietra con le targhe “Fondazione Acropoli Alpina” e “Museo Storico delle Truppe Alpine”; al loro fianco, c’è il bollettino della Vittoria della prima guerra mondiale.* Alla sinistra della scalinata, sono posizionati tre pezzi di artiglieria.
Lungo i fianchi della scalinata vi sono i diversi cippi realizzati in ricordo dei Reggimenti di Fanteria Alpina, dei Reggimenti di Artiglieria da Montagna e dei Battaglioni misti ed autonomi. Alla sua sommità, lo spazio si allarga per fare spazio alla nostra bandiera, al suo fianco, si trova una lastra in memoria dei Caduti.
Nell’ingresso è possibile scaricare la nostra applicazione gratuita, che consente di integrare la parte espositiva con quella descrittiva digitale; è presente un multimediale dove trovare le diverse informazioni relative al museo. Sempre all’ingresso, sul lato destro è posizionato uno schermo che visualizza i nomi dei nostri donatori, dei nostri benefattori e dei nostri collaboratori.
A destra è presente uno spazio con degli armadietti dedicati al pubblico visitatore ed i servizi igienici (compreso quello per le persone diversamente abili).
Sempre nell'atrio dell'ingresso, di fronte inizia il percorso di visita del Museo: attraverso il corpo centrale, esso si sviluppa lungo la Sala Medaglie d'Oro e verso la nuova parte espositiva "Alpino in movimento" realizzata nell'ampio spazio a nord; il percorso prosegue con l'area delle "tematiche alpine" lungo il settore est che riconduce verso l'uscita.
GIARDINO INTERNO
In esso trovano esposizione numerosi pezzi di artiglieria e di mitragliatrici pesanti, restaurati dal personale tecnico del Museo Nazionale Storico degli Alpini sotto la supervisione degli specialisti del Polo di Mantenimento Pesante dell’Arsenale di Piacenza. Le informazioni relative all’armamento esposto sono consultabili nelle apposite vetrofanie poste lungo il percorso museale.
SALA CRONOLOGICA
La sala cronologica è stata realizzata nella struttura principale del “pre-esistente” museo, prima della ristrutturazione ed del suo attuale ampliamento; in essa si può scoprire l’evoluzione dell’equipaggiamento, delle uniformi e della storia degli Alpini.
Entrando, la sala è dominata da "Il testamento del Capitano" di Paolo Caccia Dominioni, mentre alle sue spalle, sovrastante l'ingresso, "La Guardia alla Frontiera", grande dipinto ad olio; un video che rappresenta un virtuale cambio della guardia tra gli alpini delle diverse epoche accoglie il visitatore.
Tramite alcuni schermi multimediali è possibile sia ascoltare una ampia scelta di canzoni che accompagnano la storia degli alpini, sia di approfondire le diverse tematiche proposte, fotografie e cartoline.
Vetrine e vasche espositive permettono di visionare uniformi, documenti ed oggetti particolari che hanno accompagnato gli Alpini dalla fondazione del Corpo fino al secondo conflitto mondiale.
Lungo le pareti della sala trovano esposizione alcuni labari reggimentali originali.
Una parte dell'esposizione è dedicata agli irridentisti trentini ed in particolare alla figura di Cesare Battisti; oltre a trovare esposizione il cappotto da Alpino della celebre figura, nella nicchia ad egli dedicata è presente un supporto multimediale che vi permetterà di approfondire la sua vita nei molteplici aspetti che l'hanno caratterizzata.
SACRARIO
Il Sacrario delle Medaglie d’Oro è il centro spirituale del Museo, la sala più suggestiva ed emotivamente più importante dell’intera struttura, poiché in essa viene conservata la memoria di tutti gli Alpini insigniti della Medaglia d’Oro al Valore Militare; in esso, centralmente è posizionato un grande masso, proveniente dal Monte Grappa, scelto e donato nel 1958 dagli alpini reduci della Grande Guerra.
Sulle lastre di marmo bianco che rivestono le pareti, suddivisi per periodo storico, sono scolpiti i nomi di tutti gli alpini insigniti della Medaglia D’Oro al Valor Militare; sulla parte superiore, a giro d’orizzonte, la sala vanta un affresco realizzato dal Colonnello Paolo Caccia Dominioni che raffigura i campi di battaglia degli alpini, dalle guerre coloniali sino alla seconda guerra mondiale.
Tramite un supporto digitale è possibile scegliere, leggere ed ascoltare da una voce narrante, tutte le singole motivazioni che hanno determinato la concessione delle Medaglie d'Oro agli eroici Alpini.
ALPINO IN MOVIMENTO
Questa area è la più variegata del Museo: dalla trincea ai mezzi di trasporto, attraverso i vari settori potrete rivivere in prima persona alcuni degli scenari più suggestivi che hanno visto come protagonisti gli Alpini.
All’accesso dell’area sotto un enorme pannello realizzato a forma di cappello alpino, dove si alternano immagini e filmati, sono presenti alcune vetrine dedicate ai copricapo degli alpini.
È presente una ampia raccolta di armi individuali e rare esposta su una parete, tramite un multimediale è possibile conoscerne le relative informazioni, curiosità e dati tecnici.
Si può vedere un’esposizione di mitragliatrici e armi pesanti oltre a poter conoscere l’artiglieria da montagna nel settore dedicato al tiro indiretto, dove ammirerete il obice da 105/14 e alcuni strumenti tecnici per il tiro.
Nel percorso espositivo è installata una meta-trincea relativa alla prima guerra mondiale: in essa, trovano esposizione i materiali che hanno contraddistinto il combattimento corpo a corpo durante il primo conflitto.
In questo settore trovano esposizione alcuni dei veicoli in uso agli alpini, dalla slitta al motocarrello, dal fuoristrada alla moto. Al centro dell’esposizione la parte del protagonista è rappresentata dal mulo, è stata realizzata una riproduzione 1:1 dell’inseparabile amico dell’alpino; è possibile visionare un’ampia varietà di strumenti dedicati alla mascalcia.
Nel Museo trova spazio inoltre un’area dedicata ai recenti ritrovamenti archeologici, realizzata a cura della Sovrintendenza per i Beni Culturali della Provincia Autonoma di Trento, in essa potete visionare alcuni reperti ritrovati proprio nel terreno sottostante il Museo.
Inoltre attraverso dei semplici qrcode accessibili con il proprio smartphone, è possibile vedere la rappresentazione 3d e in realtà aumentata di quanto è stato scoperto propRio sotto al nostro Museo.
Proseguendo, un ambito viene dedicato all’assistenza spirituale e alla figura del Cappellano Militare, che ha assunto un ruolo fondamentale di guida e di supporto ai soldati al fronte nei diversi conflitti.
Un selfie point permette a chi volesse, di farsi una fotografia a fianco di un alpino della 1 Guerra Mondiale oppure con il logo del Museo.
L'area si chiude con l'esposizione di alcuni dipinti e quadri, al fianco dei quali oltre ad una esposizione di gessi e bronzi di alcuni stemmi, tramite un multimediale è possibile vedere con le relative informazioni gli stemmi di reparto degli alpini della collezione del Museo.
TEMATICHE ALPINE
Il settore si apre con l’Associazione Nazionale Alpini, dove potrete scoprire tutte le attività svolte dall’Associazione d’Arma più grande del mondo. Grazie ad essa è stato possibile realizzare il Museo Nazionale Storico degli Alpini.
Si prosegue con un’area dedicata agli sport di specialità, dove potrete ammirare una selezione di reperti e materiali legati allo sci alpinismo ed all’arrampicata.
E’ stata realizzata la riproduzione del un posto branda degli anni ’60 e viene approfondito il tema del rancio alpino mediante un’esposizione di reperti e curiosità dedicati all’alimentazione dei soldati.
L’ambiente successivo ha come tematica le attività belliche che hanno impegnato il Corpo in Africa nei diversi contesti storici. La curiosità che potrete ammirare in questo settore è una rarissima collezione di soldatini in gesso rappresentante un battaglione coloniale completamente equipaggiato e in assetto di marcia.
L’ultimo settore, che conclude il percorso museale, è dedicato alle operazioni di “peace keeping” e “peace enforcement” che hanno coinvolto l’Esercito Italiano ed il Corpo degli Alpini a partire dalla fine dello scorso secolo; questo settore è particolarmente legato all’evoluzione dell’alpino da soldato di leva a volontario professionista ed all’impiego delle unità alpine nei teatri operativi.
Oltre ai manichini che riproducono l’assetto e l’equipaggiamento dell’alpino fuori area, avrete la possibilità di approfondire l’evoluzione del Battaglione Monte Cervino dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri; conoscerete l’equipaggiamento di un operatore del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger” e lo comparerete con quello del suo predecessore, un “diavolo bianco” del battaglione Monte Cervino in tenuta da combattimento per climi innevati.
ARCHIVIO E BIBLIOTECA
L’archivio è il cuore pulsante del Museo Nazionale Storico degli Alpini. Quest’area è ad accesso controllato ed il servizio di consultazione è principalmente rivolto a studiosi e ricercatori, poiché in esso sono conservati documenti, fotografie e libri originali e di pregio.
Oltre all’archivio è presente una biblioteca di circa 5.000 volumi, realizzata grazie ai numerosi contributi di Gruppi Alpini e di benefattori privati. In essa sono conservati volumi e libri relativi alla storia del Corpo degli Alpini e argomenti storico militari. È possibile visionare una selezione di libri rari che, unitamente a pubblicazioni di Forza Armata di difficile reperibilità.
L'accesso ai testi della biblioteca è consentito al pubblico che può richiederne l'eventuale prestito.
È presente inoltre una sala lettura, pensata come uno spazio polifunzionale: in essa si possono consultare i documenti dell’archivio, richiedere dei libri o semplicemente rilassarsi leggendo una rivista messa a disposizione dalla Direzione. È inoltre pensata come laboratorio ludico-didattico per i più piccoli, dove possono divertirsi e colorare alla scoperta della storia degli Alpini, delle loro gesta e delle loro tradizioni.
La sala è attrezzata con un grande schermo e con gli ausili tecnici necessari a garantire una perfetta operabilità in occasione di meeting e convegni di settore ed è pensata infine come sito per valorizzare le esposizioni temporanee.
Il Museo Nazionale Storico degli Alpini si trova a Trento, sul Doss Trento, chiamato anche la "Verruca".
E’ possibile raggiungere il Museo in auto – minibus e parcheggiare nei pressi della struttura, dove è disponibile un parcheggio con 20 posti auto; mentre a fianco dell’ingresso è possibile parcheggiare per i disabili (2 posti).
Percorrendo l'autostrada A22, uscire a Trento Sud e imboccare la SS12 in direzione Trento Centro. Raggiungere e imboccare l'uscita n.5 "Trento Centro, Piedicastello", e proseguire poi girando a destra sul lungoadige San Nicolò. Proseguire fino alla rotonda del Ponte san Lorenzo e percorrerla in senso antiorario e imboccare via Brescia. Percorrerla per circa 500 metri fino a raggiungere Piazzale Divisioni Alpine, riconoscibile per il palo della bandiera al centro e le Cinque Aquile rappresentano le Cinque Divisioni Alpine. Da lì potete imboccare la Via degli Alpini, a piedi o in auto, fino a raggiungere il Museo.
Si può raggiungere il Museo a piedi lungo 3 sentieri, uno che parte da Piedicastello (dietro il tabacchino), l’altro dal Piazzale Divisioni Alpine, percorrenza circa 20 minuti, dislivello 100 mt. Il terzo sentiero parte dal lato nord del Doss, nelle vicinanze del parcheggio Ex Zuffo.
Gli autobus medio – grandi possono far scendere i visitatori con una sosta temporanea presso il Piazzale Divisioni Alpine poiché non possono percorrere la strada di accesso al Doss.
Se si desidera usare un navigatore, è possibile impostare Piazzale Divisioni Alpine come punto di arrivo.
Note sull'accessibilità del sito
La strada che sale al Doss Trento e porta al Museo Nazionale Storico degli Alpini presenta pendenze dal 7% al 10%. Possibilità di parcheggio a circa 100 metri dall’ingresso del Museo. Se muniti di contrassegno invalidi, è possibile parcheggiare previo consenso del personale, negli stalli dedicati alla sinistra del Museo. L’accesso al Museo presenta una scalinata realizzata con i sampietrini. L’area circostante il Museo è pianeggiante ed è pavimentata con sampietrini e raccordate da alcune brevi rampe: il Museo è completamente accessibile con sedia a ruote e per persone a ridotta mobilità.
La porta d’ingresso è sempre sorvegliata da personale addetto all'accoglienza. Sono presenti servizi igienici anche per persone con disabilità. Dopo il Museo Nazionale Storico degli Alpini, la strada conduce fino al Mausoleo di Cesare Battisti.
Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA