Arti performative e paesaggio:

una scuola di sperimentazione

Archivio di Trentino Cultura

Dopo un tour in Canada, torna in Trentino a fine agosto LITTLE FUN PALACE nella sua versione di scuola estiva, il progetto di OHT [Office for a Human Theatre] che intreccia arti performative, antropologia, scienze naturali, architettura.

La call per partecipare è aperta fino al 25 luglio.

Little Fun Palace Nomadic School è una scuola di sperimentazione per nuove forme di apprendimento e di condivisione del sapere sulle arti performative che prende vita da un interrogativo: come lo spazio produce la realtà?

Per il secondo anno consecutivo LFP Nomadic School torna in località Viote sul monte Bondone dal 24 al 29 agosto 2021 grazie al lavoro di OHT [Office for a Human Theatre] e al sostegno di Provincia di Trento-Politiche Giovanili, MUSE Museo delle Scienze, Comune di Trento e Fondazione Caritro, Centro Servizi Culturali Santa Chiara.

Con workshop, esperimenti, incontri e micro performance che intrecciano le arti performative con altre discipline come le scienze naturali, l’architettura, l’antropologia, Little Fun Palace Nomadic School è aperta a chiunque abbia interessi nella produzione e percezione dello spazio: persone provenienti da discipline come teatro, danza, architettura, geografia, antropologia, filosofia, scienze naturali, letteratura, musica, arti visive e design possono mandare la propria candidatura a info@oht.tn.it entro il 25 luglio, includendo il proprio curriculum vitae e un testo in cui si delineano le motivazioni che spingono a voler partecipare al progetto. Come requisito di base è richiesta la conoscenza della lingua inglese.

Verranno selezionati 12 tra candidati e candidate che trascorreranno cinque giorni a 1600 metri sul livello del mare, nelle vicinanze del Giardino Botanico Alpino del MUSE – Museo delle Scienze, superando - grazie a una totale immersione nel paesaggio - la distanza rappresentativa che spesso caratterizza istituzioni artistiche e accademiche.

La vita della piccola comunità si fonderà allo studio, trascorrendo il tempo sviluppando ragionamenti insieme a un gruppo di mentori che affronteranno il ruolo dello spazio e di come produce realtà declinando i contenuti secondo le loro pratiche e discipline.

I mentori di Little Fun Palace Nomadic School 2021 sono: Claudia Castellucci (drammaturga, coreografa e didatta), Attila Faravelli (musicista e sound-designer) e Enrico Malatesta (percussionista e sound-researcher), Dehlia Hannah (filosofa e curatrice), Mattia Venco (cuoco), Silvia Costa (artista, regista e performer), Studio Folder (agenzia di ricerca e visual design), Helen Wiesinger (botanica, collaboratrice MUSE).

Alla scuola si aggiungeranno alcuni eventi aperti al pubblico che saranno presentati nelle prossime settimane.

LFP Nomadic School | p. 2

LITTLE FUN PALACE IN CANADA
Little Fun Palace è una roulotte, uno spazio piccolo e portatile, un omaggio al Fun Palace, il leggendario progetto dell’architetto Cedric Price e della regista teatrale Joan Littlewood che negli anni sessanta volevano realizzare un’università della strada, un laboratorio del divertimento. Little Fun Palace mette a fuoco il “momento dopo lo spettacolo” e organizza al suo interno incontri e dialoghi, per dare spazio alle idee, alle parole, alle reazioni delle persone che hanno bisogno di un luogo e di un tempo per emergere, riassumendo così in sé la ragione stessa dell’esistenza delle aree pubbliche.

LITTLE FUN PALACE sta in questi giorni terminando il suo tour in sei spazi culturali Canadesi  (Montréal, Quebec city, Marsoui, Bic, Sherbrooke, Ottawa). Esportato nel Paese più a nord del continente americano grazie alla collaborazione di OHT con OFFTA, Festival di arti dal vivo di Montréal che promuove pratiche artistiche emergenti, interdisciplinari e di sperimentazione, LFP ha portato anche in Canada sia la sua versione originale sia quella di scuola nomadica. In ogni realtà è stato delineato per LFP un programma da curatrici e curatori locali, con lo scopo di lasciare il progetto radicarsi sui territori che di volta in volta ha visitato: privo di una dimensione di autorialità definita, il progetto può così costantemente arricchirsi di nuove influenze e rispondere alle urgenze dei luoghi che attraversa senza colonizzarli con proposte definite a priori.

OHT [Office for a Human Theatre]
Fondato nel 2008, OHT [Office for a Human Theatre] ha sede a Rovereto ed è lo studio di ricerca del regista teatrale e curatore Filippo Andreatta, definito nell’aprile 2020 “la rivelazione dello scorso anno, il regista più sperimentale che si sia incontrato da molti anni a questa parte” da Franco Cordelli sul
Corriere della Sera.
OHT ha collaborato a livello nazionale e internazionale con Fondazione Haydn (IT), NYC Artists&; Salon (USA), Romaeuropa festival (IT), Triennale Teatro Milano (IT), the Josef and Anni Albers Foundation (USA), Whitechapel Gallery Londra (UK), Teatro della Tosse Genova (IT), Istituto Italiano di Cultura di Vienna (AT), MAXXI museo delle arti del XXI secolo Roma (IT, Biennale di Venezia (IT).

Infine, Centrale Fies è stata spesso partner di vari progetti, sia per produzioni sia per debutti. OHT è stata premiata per eccellenza artistica, con premi come Nuove Sensibilità per giovani registi teatrali (2008), premio Movin'Up per giovani artisti (2016 e 2017), OPER.A 20.21 Fringe (2017) e una nomina come Miglior Allestimento Scenico ai premi UBU (2018).

oht.tn.it

28/06/2021

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