Di padre in figlio

Frustai a Taio (1950 ca)

[ © Archivio Fotografico Storico]

Rodolfo Rensi, Frustai a Taio, 1950 ca., negativo su pellicola, cm 6 x 6. Trento, AFS, Fondo Rensi

Alle spalle la tradizionale adattabilità delle comunità di montagna, in cui l’agricoltura e l’allevamento si integravano, nella stagione fredda, con piccole attività artigiane, trasmesse di padre in figlio, che nel corso dell’Ottocento si strutturano in opifici popolari.

In questo quadro si inserisce, in modo del tutto spettacolare, lo sviluppo della manifattura dei manici per frusta a Taio in Val di Non: una produzione specializzata destinata a un mercato che si estende lontano, fino a Vienna o a Milano, e che nel momento di maggior fortuna, intorno al 1920, arriva a coinvolgere quasi 350 addetti su una popolazione di 2000 persone.

Proprio i frustai, ripresi tra cumuli di trucioli e semilavorati, sono protagonisti di questa fotografia di metà Novecento, che attesta anche, affiancando due generazioni, la forza del legame tra “impresa” e vicenda familiare.

Rodolfo Rensi

23/11/2016

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