“Diritti alla pace: rappresentazioni e percezioni degli studenti trentini”

L’opinione dei diciottenni trentini su alcuni temi centrali: la ricerca diretta da Francesca Sartori, docente del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale

matite [ Creative Commons]

Conoscere l’opinione dei diciottenni trentini su alcuni temi fondanti, che fanno parte della vita a livello internazionale, nazionale e di quanto li circonda più da vicino.

A questo obiettivo si indirizza “Diritti alla pace: rappresentazioni e percezioni degli studenti trentini”, la ricerca curata dal Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’Università di Trento e dal Forum trentino per la pace e i diritti umani, diretta da Francesca Sartori in collaborazione con Arianna Bazzanella. Dal punto di vista quantitativo, tra il 2014 e il 2015, l’indagine ha coinvolto 1.026 studenti trentini iscritti al quarto anno di licei, istituti tecnici e centri di formazione professionale, attraverso un questionario centrato sui temi della pace e della relazione con l’altro.

“Il forum – spiega Sartori - non mirava solo alla raccolta di dati, ma si indirizzava all’obiettivo forte di conoscere, al fine di capire meglio come indirizzare il nostro lavoro di educatori. Questo anche attraverso la disseminazione dei risultati, entrando nelle scuole per accrescere la consapevolezza dei giovani, per discutere con loro e aiutarli ad approfondire temi di cui hanno deficit informativi.

Al centro poniamo il forum della pace, - riprende - muovendo dall’ambito dei 'diritti negati', scelta che ci ha suggerito di scindere in due l’indagine: il questionario seguito dalla riflessione.

Attorno al forum della pace si intrecciano le tematiche più sensibili del dibattito contemporaneo, anche trentino, con contrapposizioni e posizioni di principio legate spesso a ideologie. La nostra impostazione riguarda la capacità di indagare il problema nella sua ampiezza, nelle sue diverse sfaccettature, nella convinzione di quanto tale visione sia importante ai fini della convivenza e delle relazioni nel Paese, ma anche nelle realtà locali.

Da questa consapevolezza è scaturita la scelta di affrontare tre argomenti specifici e trasversali alla nostra esistenza.

Il genere, innanzitutto, e in questo ambito la violenza sulle donne in primis. L’indagine ha messo in luce come le ragazze manifestino una maggiore sensibilità in materia, ma anche che stereotipi e pregiudizi rimangono saldi, i giovani non ne sono esenti nonostante il loro approccio sia più aperto.

L’altro focus ha riguardato l’omofobia. Le disuguaglianze di genere non coinvolgono solo i due generi primari e non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa realtà. E neppure li possiamo chiudere in riferimento alla responsabilità delle istituzioni di dare dei diritti a chi sono negati. Si tratta di fenomeni complessi, che vanno ‘alla pancia’ delle persone, coinvolgendo aspetti che attengono alla sfera più privata.

Terzo argomento trattato, in questo momento di forte migrazione, inerisce all’accettazione dell'altro, del diverso, analizzata da più punti di vista, culturale e religioso prima di tutto”- conclude Sartori.  

Di seguito i dati della ricerca:

redazione

Francesca Sartori è docente di Sociologia dell’educazione e del genere presso l'Università degli studi di Trento. Qui il suo curriculum: https://www5.unitn.it/People/it/Web/Persona/PER0003582#CURRICULUM


25/09/2015

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