"Fra cielo e terra: la montagna come via mistica alla conoscenza"

Vito Mancuso presenta oggi alle 21 presso il Palafiemme di Cavalese la sua riflessione 

[ vitomancuso.it]

«Tutti conoscono la celebre affermazione di Ludwig Feuerbach secondo cui “l’uomo è ciò che mangia”.

Io credo che si possa concordare con il filosofo tedesco sostenendo che l’essere umano è, e diventa, ciò che mangia, Gandhi era della stessa opinione: “C’è molta verità nel detto che l’uomo diventa ciò che mangia; più grossolano è il cibo, più grossolano sarà il corpo”.

Occorre specificare però che ciò vale per tutte le dimensioni della vita umana, nel senso che anche ciò che chiamiamo anima spirituale ha molto a che fare con l’alimentazione, soprattutto con ciò di cui si cibano la psiche e lo spirito. Il Buddha affermava: “Qualunque cosa un monaco frequentemente pensi e consideri, quella diventerà l’inclinazione della sua mente”, a significare come il nutrimento della mente determini la natura della stessa.

Nella stessa prospettiva Gesù: “Là dov’è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore” (Matteo 6,21); e Plotino: “Ogni anima è e diventa ciò che contempla”. L’uomo quindi è veramente ciò che mangia, la sua anima e il suo spirito assumono la consistenza e il sapore di ciò che consumano. L’imperatore Marco Aurelio, che degli esseri umani aveva una certa conoscenza, lo sapeva bene: “Ognuno vale tanto quanto le cose di cui si interessa”.

Noi potremmo dire: ognuno vale tanto quanto le cose di cui si nutre.  Tra le dimensioni costitutive della vita umana vi è una profonda correlazione, e come il nutrimento del corpo influenza la salute della psiche e dello spirito, allo stesso modo il nutrimento della psiche e dello spirito influenza la salute del corpo.

Il vero problema che ogni essere umano in quanto pensante dovrebbe porsi è capire in che modo egli, alla luce della sua storia e della sua personalità, si pone in relazione con il Processo cosmico di cui è una manifestazione. Ognuno di noi è un pezzo di mondo, che prima non c’era e che poi non ci sarà più, per lo meno sotto la forma particolare che abbiamo ora, con queste mani, questi occhi, questa voce, questo carattere. Ebbene tu, con queste mani-occhi-voce-carattere, che relazione hai con la Sorgente dell’essere (inteso come energia + informazione) da cui vieni e in cui confluirai?

Jaspers: “Il primo e supremo problema, il problema fondamentale della visione del mondo  (Weltanschauung) è questo: se si asserisce o si nega la vita nella sua totalità, se la cosa più alta sia nel nulla o nell’esistere, se lo scopo finale sia il dissolversi e il venir meno o il vivere agendo, creando, edificando” (Psicologia delle visioni del mondo, p. 332). 

È questa la vera questione sottesa al discorso su Dio, perché la vera posta in gioco nel discorso su Dio equivale alla tua disposizione verso “il di più di essere” da cui la tua vita viene e in cui confluirà. Questo “di più di essere” è tradizionalmente chiamato Dio qui in occidente, una parola oggi un po’ logora perché caricata di tante precomprensioni e sentimenti, e che occorre recuperare nella sua portata esistenziale. Tale sua portata esistenziale è data dal senso del Processo cosmico».

per approfondire:

Mohandas Karamchand Gandhi, da un articolo su “Harijan” del 5 agosto 1933; in Il mio credo, il mio pensiero, tr. di Lucio Angelini, Newton, Roma 2010, p. 455.

Il discorso sui due generi di pensiero (Majjhima Nikāya, 19); ed. it. a cura di Francesco Sferra, in La rivelazione del Buddha. Vol. I: Testi antichi, a cura di Raniero Gnoli, Mondadori, Milano 2001, p. 386.

Plotino, Enneadi, IV,3,8,15; ed. it. a cura di Giuseppe Faggin, Rusconi, Milano 1992, p. 571.

Marco Aurelio, Pensieri, VII, 3; ed. it. a cura di Maristella Ceva, Mondadori, Milano 19942, p. 141. 

Vito Mancuso - teologo

Vito Mancuso è un teologo italiano. E' stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Filosofia dell’Università San Raffaele di Milano dal 2004 al 2011. I suoi scritti hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico, in particolare L’anima e il suo destino(Raffaello Cortina, 2007),Io e Dio Una guida dei perplessi (Garzanti, 2011), Il principio passione La forza che ci spinge ad amare (Garzanti 2013), tre bestseller da oltre centomila copie con traduzioni in altre lingue e una poderosa rassegna stampa, radiofonica e televisiva. Il suo pensiero è oggetto di discussioni e polemiche per le posizioni non sempre allineate con le gerarchie ecclesiastiche, sia in campo etico sia in campo strettamente dogmatico. Dal 2009 è editorialista del quotidiano “la Repubblica”. Il suo ultimo libro è "Questa Vita" (Garzanti Editore, aprile 2015). Da marzo 2013 è docente di "Storia delle dottrine Teologiche" presso l'Università degli Studi di Padova. 


28/07/2015

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