I forti del Trentino: dal 24 maggio lo sguardo al futuro

"Rispettosi della nostra storia e peculiarità vogliamo guardare oltre, e candidare il Trentino a terra di mezzo, in cui si elaborano gli elementi per garantire la formazione della cittadinanza europea"

24 maggio 1915 – 24 maggio 2015: le commemorazioni per il Centenario dall’entrata in guerra dell’Italia si intensificano nel fine settimana dal 22 al 24 maggio. Tra Forte Larino, il territorio di Ledro, Forte Pozzacchio e le Gallerie di Piedicastello a Trento, in particolare, sono in programma diversi momenti di riflessione.

Si è parlato soprattutto di “riappropriazione della memoria storica” nella conferenza stampa svoltasi il 21 maggio presso La Fondazione del museo storico del Trentino per la presentazione delle iniziative sul territorio.

“Presentiamo oggi le iniziative che hanno il maggior rilievo di carattere provinciale e forse nazionale – ha esordito il direttore dell Fondazione Giuseppe Ferrandi - che collegano il momento della memoria a quello della conoscenza dei luoghi e dei patrimoni storico-documentari. Come terzo livello, inoltre, vedono un fondamentale protagonismo del tessuto associazionistico dei territori, che stanno reagendo “in modo sano” e costruttivo ala ricorrenza. Stiamo studiando dei modelli gestionali per il sistema dei forti perché questo patrimonio faticosamente conservato sia gestito nel migliore dei modi dai territori stessi. A cento anni di distanza, il Trentino ha dentro di sé questa memoria martoriata, carsica, e ciò colloca la nostra provincia in un contesto europeo. I numeri stessi del dramma lo testimoniano: su 360.000 abitanti in Trentino (censimento 1911), 70.000 vestono la divisa austroungarica e 110.00 sono i profughi. Un 'popolo scomparso' non solo dai libri di storia, ma che fisicamente abbandona il Trentino stesso, ripopolato da milioni di combattenti che parlano lingue diverse: ceci, slavi, ungheresi, boemi. Dall'altra la composita formazione dell'esercito italiano: nel corto circuito dell’esperienza del forte si sono senz'altro formati alcuni caratteri italiani - riprende -. "". Non un rapporto di tipo archeologico con i beni della Grande Guerra, ma molto vivo" - conclude.

Forte Pozzacchio diventa fruibile al pubblico per i prossimi quattro mesi (dal giovedì alla domenica), nonostante i lavori di restauro non siano ancora terminati e l’inaugurazione sia prevista il 5 luglio. “Sono trascorsi quindici anni dalla data di acquisizione della struttura e del parco – spiega Chiara Comper, assessora alla cultura del Comune di Trambileno – e domenica si svolgerà una sorta di commemorazione e di restituzione al pubblico del manufatto. È l’ultima fortificazione costruita in provincia, rappresenta la massima evoluzione del sistema, una struttura completamente ipogea, mai entrata in funzione. Dopo la guerra all’interno vi è stata fatta razzia di tutte le componenti metalliche, per questo l’opera di restauro presenta le parti mancanti in colore arancio, aggiunte con la 'logica del cantiere'”. Ricordiamo che sul forte una targa ricorda Eugenio Montale, la sua presenza in Valmorbia con il grado di tenente, i versi che ha affidato a Le notti chiare erano tutte un'alba.     

Le iniziative previste in Valle di Ledro "si riallacciano al capitolo dell’esodo che ha coinvolto la popolazione, un momento fondamentale della storia della zona, un unicum in Trentino - spiega Dario Colombo, presidente dell'Associazione Rievocatori storici della Val di Ledro -. Si svolgerà un evento che riprende il filo dalla scorsa estate, quando è stata rievocata la partenza dei giovani per la Grande Guerra, il 10 agosto 2014. L’intento è di proporre il tutto nel rispetto di una correttezza filologica che non trasformi la manifestazione in retorica o folclore. Massima attenzione è stata è stata posta alla produzione di uniformi e abiti d'epoca, lavoro in cui le famiglie di Ledro sono impegnate da mesi. Fondamentale il ruolo della proloco di Mezzolago: ci saranno  circa 200 comparse per riproporre in notturna la partenza con le lanterne, esattamente come è avvenuto cento anni fa. Domenica a Campogrosso, dove passava il confine tra Tirolo e Regno d' Italia, si svolgerà la rievocazione storica dell'abbattimento dei cippi di confine".

Tra le iniziative della Valle del Chiese,  venerdì 22 maggio alle ore 18.30 presso la casermetta di Forte Larino (nei pressi di Lardaro)  la presentazione del volume  “Le montagne dei forti. Paesaggi  alpini e architetture militari nell’alta Valle del Chiese 1859-2014”, curato da Vittorio Carrara  e Michela Favero. Una  pubblicazione fortemente voluta  dall’Ecomuseo della Valle del Chiese e dal Consorzio dei Comuni del B.I.M. del Chiese e pubblicata dalla  Fondazione Museo storico del Trentino. 

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redazione

22/05/2015

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