Il fascino delle meridiane

Monclassico in Valle di Sole: il paese delle meridiane. Un incontro tra scienza e arte 

[ Sandro de Manincor, Nitida immagine srl]

“Monclassico è ora a tutti gli effetti il Paese delle Meridiane artistiche e il progetto nato undici anni fa si è completato con un affascinante percorso tale da garantire al visitatore una fruizione completa, grazie ai punti informativi attrezzati con pannelli e alla nuovissima meridiana a camera oscura con punto interattivo. Continuano anche le numerose attività della dinamica Associazione, con visite guidate tutti i giovedì, giochi legati al tema dedicati a bambini e ragazzi, laboratori, attività editoriali.

Il 31 luglio, con una serata di musica e spettacolo, verrà consegnata alla comunità una nuova area ricreativa e informativa con una grande meridiana orizzontale. Situata fra la locale stazione della ferrovia Trento-Marilleva, la pista ciclabile e l’area di imbarco rafting sul fiume Noce, sarà l’ideale punto di partenza per il sempre più ricco percorso, che attira, ogni anno, una grande quantità di visitatori e turisti” -  ci racconta Sandro de Manincor, vice presidente dell’associazione Le Meridiane di Monclassico.

“Siamo partiti con un progetto della durata di dieci anni che prevedeva di realizzare cinque meridiane l’anno – spiega Monica Tomasi, presidente dell’associazione -. Siamo riusciti a perseguire l’obiettivo, e stiamo proseguendo. Il progetto nasce dall’intento di abbellire i nostri paesi, ed è animato da persone che amano l’arte.  

Le prime meridiane risalgono al 2002. L’idea mi è venuta in seguito a un soggiorno a Dozza, dove si svolgeva un’iniziativa in cui degli artisti erano invitati a realizzare degli affreschi. A ciò si è unita la competenza di don Alberto Cintio, considerato uno dei più esperti gnomonisti italiani. Dall’incontro dei due elementi nascono le nostre meridiane: non un semplice studio scientifico dell’ora, ma un dialogo tra scienza e arte, tra tecnica e creatività.

Abbiamo così deciso di invitare ogni anno cinque artisti, uno dei quali della Valle di Sole per valorizzare la creatività della nostra zona. Gli artisti avevano a disposizione una settimana durante l’estate per realizzare il loro progetto, previo accordo con i proprietari delle case che avevano accettato di mettere a disposizione la parete da affrescare.

L’obiettivo – riprende Tomasi – era di creare un museo a cielo aperto, arricchito da un progetto di valorizzazione attraverso delle bacheche poste sotto ogni meridiana in cui viene spiegata sia la parte artistica sia scientifica.

La prima meridiana portata a termine è di un artista di Monclassico, Livio Conta, la 50esima è una ceramica di Alessandro Antonino con la Madonna del Carmine protettrice di Presson. Tra le tante, menziono la scultura di Gelmi, il lavoro in rame di Rudellin, poi quello di Luciano Zanoni e del figlio Ivan che scolpisce piante e animali, quella incisa su uno specchio da Lorenzo Ostuni.

Come associazione culturale, inoltre, abbiamo deciso di contribuire a valorizzare le opere artistiche delle valle, portando a termine il censimento di tutte le meridiane della Valle di Sole, dei capitelli votivi, dei portali, dei mulini: siamo convinti che del bello, dell'arte ci sia estremo bisogno - conclude".

redazione

21/07/2015

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