La Portineria de la Paix

Un luogo da vivere e ri-pensare insieme in ottica di sviluppo di comunità

La Portineria de la Paix è un esperimento di welfare di prossimità.

Un luogo da vivere e ri-pensare insieme in ottica di sviluppo di comunità.

La Portineria de la Paix, che diverrà parte integrante delle attività del Cafè de la Paix, mira a divenire un luogo di aggregazione di saperi e intelligenze attorno a diversi temi, sollecitando l’apporto di chi interpreta la rigenerazione urbana a base culturale come leva per diffondere capacità, costruire opportunità e generare impatti sociali positivi nei territori (Lo Stato dei Luoghi, 2020). La co-progettazione dell'idea di progetto è stata svolta ponendo attenzione alle diverse vocazioni e competenze di ciascuna delle realtà coinvolte, accomunate dal desiderio e dalla ricerca di modalità innovative per coniugare i propri valori associativi e costitutivi con l'attivazione di processi di rigenerazione di spazi sociali e fisici.Questa iniziativa è finanziata dal Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Provincia Autonoma di Trento

Portineria di quartiere: quando la rigenerazione sociale passa attraverso la rigenerazione urbana.

 

A marzo abbiamo intervistato Giulia Cutello e Massimiliano Cadrobbi, membri del Direttivo di APS Dulcamara, che ha vinto un bando grazie al quale sosterrà un progetto di Portineria di quartiere con sede al Café de la Paix, in Passaggio Teatro Osele a Trento.

Abbiamo chiesto loro di fare due chiacchiere su come fosse nata l'idea e sulle fasi di progettazione e attivazione di partenariati e servizi. Questo è ciò che ci hanno raccontato.

L'idea di aprire una portineria è nata dall'osservazione di esempi virtuosi già diffusi in Italia e all'estero: il concetto di portineria di quartiere è costruito sull'esempio francese della Portineria Lulu, che è stato poi replicato in Europa assumendo caratteristiche specifiche a seconda delle peculiarità dei singoli territori.

È un modello che ben si adatta al contesto trentino selezionato: pur essendo in centro storico Passaggio Teatro Osele vive in parte dinamiche sociali tipiche delle periferie dei centri urbani.

Il bando a cui Aps Dulcamara ha risposto prevedeva un'area di sostegno destinata al contesto urbano e allo sviluppo di comunità sostenibili, con una particolare attenzione rivolta alla dimensione del quartiere e del vicinato attraverso la promozione della partecipazione e la valorizzazione di spazi già esistenti.

 

Il processo di progettazione ha visto la costruzione ufficiale di un partenariato, di fatto consolidatosi nel tempo grazie a collaborazioni già in atto tra Aps Dulcamara, capofila del progetto, e altre realtà attive sul territorio: Associazione La Chichera, Libreria Duepunti, Arci del Trentino, Comune di Trento e Associazione Alchemica.

In fase di progettazione sono stati individuati gli obiettivi generali del progetto ed è stato chiesto ai partner in che modo potessero contribuire al raggiungimento degli stessi, mettendo in atto competenze nei propri settori di riferimento.

 

L'individuazione dei bisogni è stata possibile soprattutto grazie all'osservazione del contesto negli anni di attività del Circolo. Attraverso il dialogo con i residenti è emersa la percezione di insicurezza e degrado di un luogo vissuto in orari serali ma vuoto di giorno, potenzialmente teatro di situazioni critiche. L'obiettivo primario del progetto è il miglioramento della qualità della vita di vicinato favorendo lo sviluppo di reti tra i residenti, unito alla volontà di mostrare la validità del Circolo come presidio sociale, oltre che luogo di svago.

 

I primi fruitori della Portineria saranno quindi i vicini, ma è stato individuato un raggio d'azione più ampio, che si estende ai quartieri di S. Pietro e S. Martino.

I servizi saranno inizialmente generici, per poi concentrarsi sui bisogni che emergeranno da target specifici. La portineria avrà bisogno dell'apporto attivo della cittadinanza per vivere davvero: sarà data la possibilità di collaborare attivamente mettendo a disposizione tempo e competenze.

La speranza di chi ha ideato il progetto è che la Portineria possa esprimere le proprie potenzialità anche nella situazione di emergenza attuale e che in futuro possa camminare sulle sue gambe e raggiungere la sostenibilità economica.

Le istituzioni avranno un ruolo molto importante nel cammino della Portineria: un eventuale riconoscimento del ruolo di welfare di prossimità, e del valore aggiunto che ciò comporta, aiuterà senz'altro il progetto a vivere nel tempo.

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La Portineria de la Paix

19/04/2021

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