Le Camere di Wolfgang

La 29esima edizione del Festival Internazionale W.A. Mozart fiorisce con la primavera

[ Mediaomnia]

Mozart anticipa e arriva con il passo danzante della Primavera. Non solo. Si arricchisce anche di una prospettiva di genere.

Queste le due principali novità di Le Camere di Wolfgang, titolo che come un leitmotiv percorre la 29esima edizione del Festival Internazionale W.A. Mozart. L’iniziativa, con cui Rovereto rende omaggio al musicista e compositore salisburghese, è stata presentata dal presidente Paolo Mirandola e dalla direttrice artistica Angela Romagnoli nel corso di Cultura Informa (8marzo).

29 e 30 aprile, 1, 6, 7, 8, 13, 14 e 15 maggio, queste le date del festival.

Mirandola, sottolineando come lo spostamento temporale del festival miri a ottenere un maggior coinvolgimento del pubblico, dà atto che “il rinnovamento della manifestazione negli ultimi anni è stato possibile grazie alla svolta dei contenuti apportata dalla direttrice”.

È lei poi a entrare nei dettagli del “programma, ricco di iniziative collaterali, che andranno a creare un’offerta musicale attrattiva, consolidando il filone dei concerti e della musica da camera occidentale, la cosiddetta ‘musica colta’”.

Il festival esplorerà, infatti, i vari ambienti della musica da camera, dal repertorio cameristico in senso stretto, composto per piccoli ensemble – duetti o trii principalmente – ai concerti cameristici, alle riduzioni dei concerti per singoli strumenti.

Tra le varie stanze, quest’anno, una novità: la “stanza di Nannerl”: una “stanza al femminile”, in ricordo di Maria Anna, la sorella di Wolfgang, bambina prodigio come il fratello. Un’iniziativa che ha ottenuto il sostegno delle Pari opportunità della Provincia di Trento e che si svolge in collaborazione con il Centro interdisciplinare per gli studi di genere dell’Università di Trento.  

“Il fine – prosegue la direttrice - è di dedicare spazio alle donne in musica. Da qui, il concorso indetto quest’anno per giovani compositrici - i cui pezzi vincenti verranno poi eseguiti durante la 30esima edizione – e l’esibizione del quartetto Euphoria, composto da quattro donne di nazionalità diverse.

“Il festival ha un compito culturale, non solo d’intrattenimento, per questo proponiamo degli spazi di riflessione sul significato di assumere una prospettiva di genere negli studi musicologici – aggiunge Mirandola”.

Tre le fasce in cui si articola il programma. La consueta fascia serale si apre con il concerto sinfonico diretto da Luigi Piovano – da sottolineare la collaborazione con l’Accademia Filarmonica di Bologna, istituzione mozartiana per eccellenza, che celebra il suo 350esimo anniversario dalla nascita.

Gli spazi pomeridiani sono dedicati ai più piccoli per avvicinarli al mondo della musica attraverso proposte quali “I Burattini” di Luciano Gottardi accompagnati dai solisti dell’orchestra Haydn e il concerto guidato dai tre finalisti del concorso Amadeus.

Infine, la fascia mattutina. Una stanza affronta il tema della cucina storica: i concerti “aperitivo” della domenica mattina vedono la collaborazione con importanti enti enogastronomici del territorio.

La programmazione concertistica è affiancata, come di consueto, da altre iniziative. La colonna sonora della storia – progetto artistico musicale proposto nelle scuole medie e che vede al centro lo stretto legame tra musica e storia e l’onnipresenza della musica attraverso i secoli – e Sulle tracce di Wolferl – “progetto-pilota” indirizzato ai bambini a cavallo tra V elementare e I media: un soggiorno estivo nella regione di Salisburgo, volto a consolidare la conoscenza linguistica attraverso interessanti esperienza musicali.

“Musica, dunque, sia con valore di musica sia come veicolo per la lingua – conclude la direttrice”.


09/03/2016

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