Pensare differentemente e Justice and Solidarity in American Literature

"Letteratura generi affetti": due riflessioni sul pensiero delle differenze e sulla giustizia sociale e solidarietà internazionale

Si parlerà di teorie femministe oggi (lunedì 16) alle 17 in aula 227 del Dipartimento di Lettere e Filosofia nell’incontro Pensare differentemente, con le teorie di Judith Butler, Adriana Cavarero, Carla Lonzi, Eve Kosovski Sedgwick.

Un invito rivolto non solo a studiose e studiosi ma anche un pubblico più ampio interessato a riflettere sul pensiero delle differenze e ricercare articolazioni scientifiche e filosofiche sull’identità di genere, soprattutto dopo la confusione creata dalle campagne ideologiche contro la presunta “teoria del gender”.

Saranno ospiti del ciclo di incontri Letteratura generi affetti: per una cittadinanza condivisa, la letterata americanista Liana Borghi, Università di Firenze, e la filosofa Olivia Guaraldo, Università di Verona.

Borghi e Guaraldo animeranno la conversazione Pensare differentemente dedicata alle teorie femministe elaborate da Eve K. Sedgwick, Judith Butler, Carla Lonzi e Adriana Cavarero. Ci aiuteranno a capire come alcune teorie femministe del soggetto individuale e collettivo possono aiutare a comprendere in un’ottica di genere le problematiche storiche e contemporanee della violenza e offrire strumenti per un possibile superamento, in sintonia con la ricerca di paradigmi nonviolenti che caratterizza questo ciclo di seminari.

Domani, martedì 17 alle 17 invece, sarà Justice and Solidarity in American Literature il tema che vedrà come ospite Sirène Harb, docente di letteratura inglese e comparata presso l’American University di Beirut. Harb parlerà di giustizia sociale e solidarietà internazionale a partire dalle poesie della scrittice afro-americana June Jordan e della poeta arabo-americana Suheir Hammad. L’impatto del pensiero politico, della filosofia e della teoria dell’afro-americana Jordan sull’opera della poeta di origine palestinese Hammad è evidente e quanto mai cruciale per capire forme di sostegno e affiliazione tra donne di colore e, più in generale, esempi attuali di solidarietà transnazionale e interetnica.

Con l’atto di nominare forme di oppressione che hanno attraversato e attraversano tuttora il globo, sostiene Harb, Jordan e Hammad danno loro visibilità e la loro nominazione interpella i responsabili diretti e indiretti di tali oppressioni. La poesia svolge nel loro caso una doppia funzione: è strumento di denuncia, ma anche mezzo essenziale che mira al raggiungimento di un empowerment collettivo.

Gli affetti al centro di questo appuntamento saranno l’indignazione e la solidarietà: indignazione per il perpetrarsi di forme di oppressione razziale, imperiale, neo-coloniale; solidarietà internazionale e interetnica per raggiungere la giustizia sociale e la liberazione razziale. La conversazione sarà in lingua inglese, facilitata se necessario da traduzioni in italiano, e intreccerà riflessioni su imperialismo, neo-colonialismo, razzismo, resistenza, estetica e narrazione dell’indicibile, solidarietà internazionale e interetnica.

Gli appuntamenti rientrano nel ciclo di incontri aperti al pubblico Letteratura generi affetti: per una cittadinanza condivisa (responsabilità scientifica: Giovanna Covi e Lisa Marchi) promossi per il Percorso Formativo del Piano Strategico di Ateneo dal Centro Studi Interdisciplinari di Genere e dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento e organizzati in collaborazione con il gruppo di Trento della Società Italiana delle Letterate. Gli incontri rappresentano un’occasione per discutere di letteratura focalizzando l’attenzione sulle differenze di genere e sull’espressione degli affetti con lo scopo di ricercare strumenti culturali per una sempre maggiore condivisione della cittadinanza e l’espressione estetica dei diritti umani.

Maggiori informazioni sul ciclo di incontri sono disponibili sul sito http://webmagazine.unitn.it/evento/lettere/8294/letteratura-generi-e-affetti-per-una-cittadinanza-condivisa .

Giovanna Covi - docente di letteratura inglese presso l'Università di Trento

16/05/2016

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