«SEMIANYKI – The family»

Al “Sociale” dal 24 al 28 dicembre  l'irresistibile Natale dei clown

[ www.semianyki.com]

 

          Cinque giorni di programmazione, Natale e Santo Stefano compresi. Si rinnova anche quest'anno la proposta del Centro Servizi Culturali S. Chiara che intende offrire al proprio pubblico, in occasione delle festività, uno spettacolo adatto ad essere vissuto a teatro dall'intera famiglia. 

            A partire dal giorno della vigilia, giovedì 24 dicembre, e fino a lunedì 28 dicembre il palcoscenico del “Sociale” ospiterà «SEMIANYKI – The family»,  uno spettacolo che ha per protagonista una “semianyki” (in russo vuol dire famiglia) composta da sei personaggi dall'aspetto buffo e dalle movenze strampalate.

            Si tratta di un allestimento di Teatr' Semianyki che vede in scena sei incredibili artisti – clown e mimi di eccezionale bravura – che invitano il pubblico a scoprire, nella sua versione più esilarante e corrosiva, la vita quotidiana, a tratti rude, di una famiglia russa, nel tentativo di venire a capo delle assurde esistenze di ciascuno dei suoi componenti. C'è un padre (Alexander Gusarov), alcolista e collerico, che minaccia sempre di andarsene. La madre (Olga Elisseva), incinta e truccata come un barattolo di vernice, minaccia di partorire seduta stante e i quattro figli, monellacci torturatori, minacciano a loro volta di trucidare padre e madre, per continuare ad esistere. Ci sono i due fratelli maggiori (Kasyan Ryvkin e Marina Makhaeva), una ragazzina (Yulia Sergeeva) e una bimba (Elena Sadkova).   Tutti vivono sotto lo stesso tetto: un’improbabile casa bric-à-brac fatta di cartone e di stracci. Divisi tra umore corrosivo e follia poetica, questi sei saltimbanchi rendono il più bell’omaggio possibile alla figura del clown, al tempo stesso tradizionale e contemporaneo, lievemente connotato da una deliziosa sensibilità russa e da una irresistibile verve buffonesca. Niente nasi rossi, niente maschere da clown. I sei artisti del Teatr' Semianyki offrono pura energia, dinamismo e creatività e con questo spettacolo vi invitano a una gita in Russia, la Russia di ieri e quella di oggi. Non è però una gita turistica che ci accompagna al Cremlino, al Museo dell’Ermitage o al Teatro Bolchoï, ma un’incursione nella vita quotidiana del popolo russo, con le sue difficoltà giornaliere, con il senso della festa. E un pizzico di nostalgia.

             Lo spettacolo arriva a Trento accompagnato dai giudizi entusiastici espressi dalla critica internazionale. «Clown, mimi, commedianti – scrive Le Mondequesti sono dei grandi Buffoni moderni. Una festa esplosiva con gli spettatori entusiasti.» Per Le Figaro sono invece «maestri nella (inoffensiva) presa in giro del pubblico, nella metamorfosi immaginifica degli oggetti e nella creazione di immagini a forte coefficiente surrealista». Entra in un dettaglio quasi sociologico Libération quando riferisce che «in un momento dello spettacolo, il padre si trasforma in uno spaventapasseri vivente, grazie ad un bastoncino da sci volante che lo infilza da una manica all’altra. E ciononostante tenta di versarsi un bicchiere di vodka e di berlo, esercizio di virtuosità burlesca e catastrofica che racconta bene il grande problema russo, che fa diventare indispensabile anche la minima goccia di alcool» mentre The New York Times commenta affermando che in questo spettacolo «il senso dell’assurdo spesso tocca una nota straordinariamente esilarante». Non meno favorevoli i giudizi della critica raccolti in Italia, con La Stampa a sottolineare che «gli stili diversi del mimo alla francese, della Commedia dell’arte italiana e del clown popolare russo si fondono in un insieme unico: il risultato è una meraviglia di equilibrio, di rigore e di perfezione durante l’esecuzione». Per il giornalista e scrittore francese Vincent Roca, infine, questo spettacolo «rompe l’immaginario quarto muro del teatro, coinvolgendo direttamente il pubblico nella bufera»e lascia gli spettatori«smarriti, ma felici e consapevoli che sì, decisamente, la vita è un caos totale! »

            «SEMIANYKI – The Family» debutterà al Teatro “Sociale” giovedì 24 dicembre (ore 16.00) e tornerà in scena venerdì 25 (ore 20.30),  sabato 26 (ore 20.30), domenica 27 (ore18.00) e lunedì 29 (ore 20.30).  (F. L.)

 

 

Questi gli orari di apertura della biglietteria nei giorni di spettacolo:

 

-       Nella giornata di giovedì 24 dicembre la Cassa del Teatro Sociale sarà aperta a partire dalle ore 14.00 fino all'inizio della rappresentazione, previsto per le 18.00.

-       Venerdì 25 e sabato 26 i biglietti per lo spettacolo serale delle 20.30 si potranno acquistare a partire dalle ore 18.00.

-       Domenica 27 apertura dalle 16.00 all'inizio dello spettacolo (ore 18.00).

-        Lunedì 28 dicembre, per l'ultima replica, i biglietti saranno disponibili in cassa dalle 16. 00 alle 20.30.

Cultura Informa

22/12/2015

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