Bugge Wesseltoft - Live con Cristian Prommer

Sarà l'Auditorium “Fausto Melotti” a ospitare domenica 6 marzo il quinto appuntamento con la Stagione JAZZ'ABOUT proposta, in alternanza fra Trento e Rovereto, dal Centro Servizi Culturali S. Chiara.

Affinità elettive molto particolari, giocate sull'incrocio tra jazz ed elettronica: il norvegese Bugge Wesseltoft e il tedesco Christian Prommer sono, infatti, dei personaggi a modo loro anomali. Lo sono prima di tutto per background: quello di Wesseltoft parla del meglio della nobiltà del jazz europeo degli ultimi decenni (si è fatto conoscere incidendo per la ECM e accompagnando giganti come Jan Garbarek, segnalandosi subito come uno dei più luminosi talenti emergenti nel pianismo jazz europeo), mentre Prommer ha un curriculum di grande prestigio per quanto riguarda la club culture più raffinata e “adulta” (per dire, il seminale progetto drum'n'bass Fauna Flash, creato assieme a Roand Appel, o le successive collaborazioni con Reiner Trüby nel Trüby Trio e con Peter Kruder – il socio di Dorfmeister – nel progetto Voom Voom).

Eppure ruoli e background si incrociano: perché Wesseltoft, da un certo momento in avanti, ovvero dalla metà degli anni '90, ha scoperto i territori dell'elettronica tra dance e sperimentazione come possibile e sorprendente arricchimento per la sua sensibilità jazz (album come “New Conception Of Jazz” o “Moving” sono delle autentiche pietre miliari in tal senso, ma anche la lunga collaborazione con uno dei dj e producer più grandi di tutti i tempi in campo techno e house come Laurent Garnier parla chiaro); Prommer dal canto suo ha intrapreso un lavoro di attenzione all'uso analogico degli strumenti percussivi davvero di altissima qualità, memore del suo background che parla di un training musicale fatto anche di approfonditi workshop con Peter Erskine e Joe Zawinul.

Era inevitabile quindi per i due trovarsi, ad un certo punto, a metà strada e decidere di intraprendere assieme un sodalizio creativo. Paiono fatti per collaborare: e infatti, fin da subito è scattata una vera e propria magia. Sensibilità “di frontiera” simili che permettono un interplay di altissimo livello, dove i confini tra jazz, techno, house e sperimentazione/improvvisazione vengono semplicemente a cadere. Tutto questo tuttavia stando sempre perfettamente in controllo, calibrando sempre in modo illuminato timbri e dinamiche, cercando sempre il perfetto equilibrio tra componente digitale (l'effettistica, l'uso dei laptop come controller) e lato umano, con una performance che è sempre molto “fisica” sia nei momenti più delicati che in quelli più trascinanti.

Una delle migliori occasioni quindi per vedere come e quanto il terreno d'incontro fra jazz ed elettronica possa dare frutti incredibilmente fertili, fortemente avventurosi dal punto di vista artistico ma, al tempo stesso, fortemente eleganti.

Domenica 6 marzo all'Auditorium Melotti i riflettori si accenderanno alle 21.00 e, ad aprire la serata, ci sarà «The Mood Between», il progetto creato da Luca Fronza – una figura storica per la club culture della zona – e Juan Manuel Moretti: anche loro perfettamente lanciati verso un'architettura sonora che incorpori sampling e sperimentazione, tecnologia digitale e tocco analogico.