Due giorni al tempo di Augusto

Interverrà anche Luciano Canfora all’iniziativa promossa da Caterina Mordeglia e dal Dipartimento di Lettere e Filosofia. Al centro dei dibattiti, l’antichità latina, tra analisi storica e racconto favolistico.

Convegno

Dall'analisi storiografica di uno dei più subdoli e geniali colpi di Stato mai realizzati, all'approfondimento di un genere letterario troppo spesso ritenuto di secondaria importanza nel contesto della tradizione culturale classica e medievale. Su questi due campi d'indagine si muoveranno gli interventi dei relatori che interverranno a "Due giorni al tempo di Augusto", iniziativa organizzata dal Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento in collaborazione con la biblioteca civica "Tartarotti" di Rovereto e con la Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (SISMEL) di Firenze. Curata da Caterina Mordeglia (Università di Trento), la serie di conferenze e dibattiti avrà luogo nei giorni di mercoledì 29 e giovedì 30 aprile, nell'aula 001 del Dipartimento (via Tommaso Gar, 14), e vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Luciano Canfora (Università di Bari).
Proprio l'ultimo libro di Canfora, Augusto figlio di Dio, sarà al centro del confronto che inaugurerà l'iniziativa martedì 29 alle 17. Claudio Giunta (Università di Trento) e Margherita Rubino (Università di Genova), discuteranno con l'autore i contenuti della sua ricerca, pubblicata da Laterza, nella quale vengono analizzati alcuni aspetti dell'ascesa al potere del diciannovenne Ottaviano, che nel 43 a. C. conquistò a mano armata la più alta magistratura della repubblica, ammantando di legalità quello che fu un vero e proprio atto eversivo, oltreché il presupposto di una costruzione politica - quella dell'impero - che segnò per secoli la storia del mondo. Canfora, in particolare, evidenzia nella sua opera come quella che oggi risulta una delle fonti più minuziose intorno all'ascesa del nipote di Giulio Cesare, e cioè il terzo libro delle Guerre civili di Appiano di Alessandria, presenti molti passi, tradotti in greco e più spesso compendiati o parafrasati, dei Commentarii redatti dallo stesso Ottaviano Augusto. Si tratta di una coincidenza assai interessante: come poteva Appiano di Alessandria, un semplice funzionario imperiale attivo nel II secolo d. C. tra Roma e l'Egitto, conoscere i più riservati dettagli e le situazioni più delicate e segrete di cui talvolta il solo Ottaviano fu testimone?
Giovedì 30, a partire dalle 11, lo stesso Canfora, insieme ad Agostino Paravicini Bagliani (Università di Losanna e SISMEL), discuterà con Caterina Mordeglia i contenuti del volume da lei curato, 'Lupus in fabula'. Fedro e la favola latina tra Antichità e Medioevo. Nato da due precedenti progetti di ricerca finanziati dall'Università di Trento sul tema della favola latina, questo lavoro raccoglie numerosi contributi destinati ad avere eco tra gli esperti del settore. Tra gli autori del volume figurano anche due docenti del Dipartimento di Lettere e Filosofia, Paolo Gatti e Alessandra Di Ricco.
«Diverse sono state le motivazioni - dichiara Mordeglia - che mi hanno spinto a intraprendere una serie di ricerche sulla favola latina e sulla sua fortuna nel medioevo», temi al quale lo stesso Dipartimento di Lettere e Filosofia aveva dedicato, nell'ottobre scorso, un convegno internazionale di due giorni. «Ma a stimolarmi è stata, innanzitutto, la constatazione dello spazio ancora limitato che al genere della favola latina, e a quella di Fedro in particolare, viene dedicato nel panorama scientifico odierno, soprattutto italiano». E tuttavia, per confutare i pregiudizi che vedono nella favola esopica un genere "minore", è necessario affiancare alla competenza specialistica greco-latina, quella relativa a tutte le sue emanazioni successive, filologiche, letterarie, folkloriche, iconografiche, in ambito almeno europeo. «È per questo - conclude Mordeglia - che, nel curare queste iniziative scientifiche, ho cercato di favorire la compartecipazione non solo dei più numerosi latinisti e mediolatinisti, ma anche di storici medievali, comparatisti, grecisti, germanisti, filologi romanzi, nella volontà di superare le barriere (spesso più mentali che oggettive) disciplinari a vantaggio della ricerca». Il dibattito con Canfora e Paravicini Bagliani, allora, sarà un momento di riflessione intorno ad alcuni degli spunti più interessanti raccolti nel volume e che forniranno materia per ulteriori approfondimenti.

a cura di Caterina Mordeglia

29 aprile
Ore 17.00
Saluti delle Autorità
Discuteranno del libro: "Augusto figlio di Dio" di Luciano Canfora, Bari-Roma, Laterza, 2015
insieme all’autore:
Claudio Giunta, Università degli Studi di Trento
Margherita Rubino, Università degli Studi di Genova
Coordina: Gianmario Baldi, Direttore della Biblioteca Civica “G. Tartarotti” - Rovereto

30 aprile
Ore 11.00
Discuteranno del libro: "Lupus in fabula. Fedro e la favola latina tra Antichità e Medioevo" Studi offerti a Ferruccio Bertini a cura di Caterina Mordeglia, Bologna, Pàtron Editore, 2014
insieme alla curatrice:
Luciano Canfora, Università degli Studi di Bari
Agostino Paravicini Bagliani, Università di Losanna - SISMEL
Coordina: Enrico Franco, Direttore del "Corriere del Trentino"


organizzazione: Università degli studi di Trento 29 aprile Ore 17.00 Saluti delle Autorità Discuteranno del libro: "Augusto figlio di Dio" di Luciano Canfora, Bari-Roma, Laterza, 2015 insieme all’autore: Claudio Giunta, Università degli Studi di Trento Margherita Rubino, Università degli Studi di Genova Coordina: Gianmario Baldi, Direttore della Biblioteca Civica “G. Tartarotti” - Rovereto 30 aprile Ore 11.00 Discuteranno del libro: "Lupus in fabula. Fedro e la favola latina tra Antichità e Medioevo" Studi offerti a Ferruccio Bertini a cura di Caterina Mordeglia, Bologna, Pàtron Editore, 2014 insieme alla curatrice: Luciano Canfora, Università degli Studi di Bari Agostino Paravicini Bagliani, Università di Losanna - SISMEL Coordina: Enrico Franco, Direttore del "Corriere del Trentino"

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