Guerre o Pace

Quindici artisti in una mostra curata da Waimer Perinelli e Aldo Pancheri: racconta la malvagità della guerra e la serenità della pace

Mostra , Mostra d'arte
Opera di Paolo Tomio [ FIDA Trento]

Il 21 marzo, alle 18, a Palazzo Trentini, sede del Consiglio Provinciale, viene inaugurata “Guerre o Pace” mostra in cui 15 artisti presentano le opere nelle quali interpretano con la propria sensibilità le sofferenze, il sacrificio, la paura, viltà, eroismo, fratellanza, tradimento, odio: sentimenti coesistenti e contraddittori nel crogiolo della vita.

Le loro creazioni sono parte della nostra Memoria che, come ha scritto Liliana Segre neo senatrice sopravvissuta ai campi di sterminio, è ancora oggi “ un vaccino prezioso contro l'indifferenza....”.

Si sono prefissi questo obiettivo quindici artisti, trentini, di Roma, Milano, Vienna, Tokyo, fra loro molto diversi, uniti da reciproco rispetto e amore per l’arte, sicuri che essa abbia un alto valore nella società.

In mostra si confrontano il cromatismo timbrico di Aldo Pancheri e Paolo Tomio; la raffinatezza estetica del giapponese Shuhei Matsyama e di Adalberto Borioli; la ricerca ironica di Barbara Cappello, la forma della struttura dell'austriaco Rudolph Haas, di Nicoletta Veronesi ed Elena Fia Fozzer; la forza espressiva di Lorenzo Menguzzato e Sergio Dangelo, separati da 35 anni d’età ma assieme in questa ricerca; la forza espressiva nel segno e nel colore di Pietro Verdini; la concretezza materica di Silvio Cattani. E questo ci porta agli scultori: l’emergente raffinato Simone Turra, la lirica Alba Gonzales, il poetico e riflessivo Bruno Lucchi.

Hanno progettato questo evento il Movimento Arte Timbrica, ideato da Aldo Pancheri, e il Centro d'Arte La Fonte, associazione fondata da Luigi Prati Marzari nel 1971, diretta da Waimer Perinelli, che si è presentata nel 2013 a Palazzo Trentini con la mostra “Grande Arte di Caldonazzo”, nella quale si sono ricordati sei pittori, Eugenio, Giulio Cesare e Romualdo Prati, Luigi Prati Marzari, Elio Ciola e Angelico Dallabrida e il poeta Giulio Maria Marchesoni, tutti originari del paese della Valsugana e operanti fra la fine del diciannovesimo e del ventesimo secolo. Alcuni sono oggi presenti nelle collezioni del Mart e in evidenza sulla scena dell'arte nazionale con la quale hanno condiviso una parte del percorso che porta ai nostri contemporanei.

Quelli presenti ora a Palazzo Trentini sono artisti nati nel Novecento, tutti viventi, alcuni già protagonisti del nuovo secolo. La proposta non è totalizzante, valica il trentino, trascende i confini mentali, recupera “ i dannati dell'eccedenza museale”.


organizzazione: Movimento Arte Timbrica e Centro d'Arte La Fonte - Trento

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