La Tonca

È la riproposizione di una pena inflitta ai bestemmiatori in uso a Trento tra il XIV e il XVII secolo. Il colpevole veniva immerse per tre volte, dentro una gabbia, nelle acque gelide del fiume Adige. La sopravvivenza e il perdono erano legati alla resistenza del malcapitato.

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La cosiddetta “Tonca” è la riproposizione in chiave burlesca di un antica pena che pare fosse praticata tra il XIV e XVII secolo, inflitta ai bestemmiatori: dalla torre Verde una gabbia contenente il condannato veniva immersa nelle acque del fiume Adige.
Tutto, a questo punto, dipendeva dalla resistenza del malcapitato che il più delle volte annegava miseramente.
 
La Tonca dei nostri giorni invece tende a colpire non proprio i bestemmiatori, ma, solitamente, un difetto del carattere trentino che per forza di cose dev’essere abbastanza vistoso, oppure una o più persone, politici e non, che nel corso dell’anno siano finiti sulle cronache dei giornali per qualche fatto clamoroso, ridicolo o grottesco. Il reo viene “toncato” nelle acque dell’Adige dal ponte di S. Lorenzo tramite controfigura e la pena viene letta in pubblico con la dovuta enfasi.
 
È legata alla sentenza del giudice del Tribunale di Penitenza, che si terrà giovedì 18 giugno alle ore 21.30 in Piazza Fiera.

parte di: Feste Vigiliane

organizzazione: Comitato Feste Vigiliane

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