Le nozioni importanti - Viaggio a Spoon River
E’ già difficile liberarsi dai sensi di colpa in vita, può diventare una tortura dopo la morte.
È il caso del protagonista del quinto e ultimo capitolo di 'Viaggio a Spoon River': un uomo dalla discutibile condotta che si ritrova da solo, come tutte le anime di Spoon River, a ripensare alla propria vita. Una scelta sbagliata può diventare un’ossessione che lacera l’anima. Ma cos’è l’anima? Tra tutte 'le nozioni importanti' che ha appreso, nessuna che gli abbia mai parlato dell’anima.
"Immaginare un incontro con uno spettatore solo - spiega il regista milanese Stefano Cordella, che firma l'allestimento di questo quinto episodio della serie 'Viaggio a Spoon River' - mi ha fatto pensare a quanto delicato e insidioso sia il concetto di perdono quando esso stesso mette in moto un sentimento di compassione. Come ci poniamo davanti a qualcuno che ha compiuto un atto condannabile dal nostro sistema di valori? E se accadesse a noi di essere al suo posto?".
“Viaggio a Spoon River” parte dai 244 epitaffi poetici della “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters, uno dei capolavori della letteratura americana: nel progetto di TrentoSpettacoli, la vita di cinque personaggi dell’Antologia riprende voce nel corpo di un singolo attore davanti a ogni singolo spettatore, creando una connessione simbolica intima e fortemente personale.
La drammaturgia di tutto il progetto è affidata ad Angela Dematté, che ha avuto il compito di scegliere cinque tra i 244 epitaffi dell’Antologia di Spoon River, e tradurli in altrettante drammaturgie teatrali, tenendo però conto della particolare modalità di fruizione “uno a uno”: «Quel che può fare un'autrice in un processo teatrale di incontro uno a uno tra attore/attrice e spettatore/spettatrice è tentare di innescare con le parole un processo rituale personale, che affida poi ad altri due cerimonieri, la regista e l'attore. Processo rituale e non religioso – spiega Dematté -, perché una "religio" non c'è, forse c'è stata molti secoli fa, in questo luogo sotterraneo romano-tridentino. Ma non c'è nemmeno a Spoon River, a ben vedere. Ho dunque costruito, credo in modo lecito, un processo misterico e non logico: il personaggio di questo aldilà sa tutto ma allo stesso tempo non sa, ed è condannato a ricordare quel che gli è accaduto e a dolersene e stupirsene ogni volta, di nuovo. Esattamente come per Dante davanti ai dannati o come ci accade nei sogni, è chi guarda e chi sogna che è chiamato a decidere dov'è il germe della colpa e dove quello dell'innocenza».
IL REGISTA - STEFANO CORDELLA (Desio, 1985)
Dopo la laurea in Psicologia, nel 2009 si diploma all'Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nel 2014 debutta alla regia con 'Va Tutto Bene'. Cura ideazione e regia di 'Vanja' da Anton Cechov (Premio Giovani Realtà del Teatro 2015). Nel dicembre 2015 vince il Festival di Regia Teatrale Fantasio da cui nasce lo spettacolo 'Lo Soffia il Cielo. Un atto d’amore', produzione TrentoSpettacoli, poi finalista al Premio In-Box 2018. Per la compagnia Oyes dirige 'Io Non Sono un Gabbiano' (2017), 'Schianto' (2018), 'Mai Generation' (2019), 'Vivere è un'altra cosa' (2020), 'Oblomov Show'(2021). Collabora con TrentoSpettacoli al progetto 'Giudizi Universali/Teatro-Giornale' dirigendo uno dei 4 quadri dello spettacolo, oltre a 'H Il Campione del Mondo' (2019). Con Oyes vince il premio Hystrio 2018 come migliore compagnia emergente italiana. Nel 2021 per TrentoSpettacoli dirige 'Decameron. Una storia vera', nuova co-produzione TrentoSpettacoli/MTM e uno dei cinque monologhi del progetto 'Viaggio a Spoon River'.
L'ATTORE - FRANCESCO ERRICO (Milano, 1989)
Diplomato alla scuola Quelli di Grock di Milano, si forma poi con Claudio Orlandini, Danio Manfredini, Cesare Ronconi, Roberto Rustioni, Luca Micheletti, Massimiliano Civica, Serena Sinigaglia. Nel 2013 è finalista al premio Gino Cervi e al Premio Hystrio alla Vocazione. Lavora come attore per diverse realtà come TrentoSpettacoli, I Guitti, MTM Manifatture Teatrali Milanesi, Comteatro, Elsinor, Ravenna Festival, Pacta dei Teatri. Vince, come attore, il Festival Fantasio 2015 con “Lo soffia il cielo”, per la regia di Stefano Cordella. È direttore artistico della compagnia PuntoTeatroStudio dal 2014 al 2019, dove vince nel 2014 il bando comunale milanese “Villa Viva!” per la gestione degli spazi di Villa Litta di Milano.
VIAGGIO A SPOON RIVER | TAPPA 5
LE NOZIONI IMPORTANTI
un progetto di TrentoSpettacoli
drammaturgia a cura di Angela Dematté
assistente alla drammaturgia Gianluca Madaschi
regia di Stefano Cordella
in scena Francesco Errico
scena e costumi Elisa Vinciguerra
organizzazione Daniele Filosi e Renato Barrella
con il sostegno di
Ministero Beni e Attività Culturali, Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto,
Comune di Trento, Provincia Autonoma di Trento, Centro Servizi Culturali Santa Chiara
Biglietti in prevendita al costo di 15 euro (con riduzione a 8 euro per gli Under 26).
Si ricorda, infine, che dal 6 agosto 2021 per accedere agli eventi del Centro S. Chiara è necessario esibire il Green Pass, come previsto dal Decreto-Legge 23 luglio 2021 n. 105.
Al momento dell’ingresso lo spettatore dovrà mostrare alla persona addetta il QR Code presente sulla propria Certificazione verde, attendere il controllo di validità ed esibire infine il proprio documento di identità per la verifica e la corrispondenza dei dati personali.
In caso di indisponibilità della Certificazione verde oppure a rendere noti i propri dati personali (seppur in possesso di Green Pass), non sarà possibile accedere all’evento.