Trio Cavalazzi

Artisti:

Alessio Cavalazzi, violino.

Elisa Cavalazzi, violino.

Andrea Cavalazzi, violoncello.

PROGRAMMA

Da Mozart al “Rock da camera”

Le trascrizioni per trio d’archi sono a cura di Alessio Cavalazzi

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Allegro dal Divertimento per tre corni di bassetto KV 439b n. 1

Antonín Dvořák (1841 – 1904)
Humoresque op. 101 n. 7 in Sol bemolle maggiore

Gabriel Fauré (1845 – 1924)
Pavane op. 50

Sergej Sergeevič Prokof’ev (1891 – 1953)
Montecchi e Capuleti, dalla seconda suite Romeo e Giulietta op. 64ter

Vittorio Monti (1868 – 1922)
Czarda

Alessio Cavalazzi
Riflessioni

Gerardo Matos Rodríguez (1897 – 1948)
La Cumparsita

Carlos Gardel (1890 – 1935)
Por una cabeza

Henry Mancini (1924 – 1994)
The Pink Panther Theme

Nicola Piovani (n. 1946)
La vita è bella

Paul Desmond (1924 – 1977)
Take Five

Tradizionale
House of the Rising Sun

Queen (Freddie Mercury)
Bohemian Rhapsody

Major Lazer & DJ Snake
Lean On

Al termine del concerto è prevista la visita alla distilleria con degustazione.

Trio Cavalazzi

Il trio è composto da tre fratelli: Alessio, di 21 anni, Elisa di 17 e Andrea di 15. Alessio, diplomato a pieni voti in violino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano, è anche ivi iscritto al triennio di Alta Formazione di Musica Elettronica. Elisa e Andrea frequentano il Liceo musicale e il Conservatorio: Elisa al decimo anno di violino, Andrea al nono di violoncello. Sono stati finalisti e vincitori in vari concorsi nazionali e internazionali, sia come solisti sia in formazione di duo e trio. I tre fratelli sanno bene che oggi si può terminare il proprio percorso in conservatorio senza saper improvvisare una nota: per Alessio, Elisa e Andrea il piacere di suonare assieme è diventato un’occasione per approfondire lo studio della musica classica, popolare e ‘moderna’, sperimentando ogni volta nuove sonorità e accoppiamenti inediti, ma anche per divertirsi e improvvisare in compagnia. Il programma delle loro esibizioni pubbliche spazia dalla musica classica al jazz, al pop e al rock, tutto rivisitato in un concetto totalmente nuovo e personale di ‘musica da camera’.