Ursula Mayer / Gonda – film session

Cinema

Gonda è un film in 16mm che sperimenta registri cinematografici e linguistici attraverso un monologo polifonico. La sceneggiatura del film è scritta da Maria Fusco e commissionata da Film London. Gonda viene informata dall’opera teatrale del 1934 Ideal di Ayn Rand.

Nella sceneggiatura della commedia, la controversa scrittrice e filosofa russo-americana Rand espone il suo sistema filosofico di “Oggettivismo” con la sua posizione ostinatamente anti-altruista e individualista. Come contrasto critico alla posizione di Rand, Gonda crea spazi stampati caleidoscopici in cui l’immagine e il testo si scambiano di ruolo per incidere sui presupposti ideali di identità ed esistenza. Notando come l’immagine cinematografica in realtà ci fissa, Mayer utilizza immagini altamente stilizzate e composte, con la modella transgender olandese Valentijn de Hingh.

La sceneggiatura è stata sviluppata da una serie di seminari interdisciplinari, che includevano accademici e accademiche, curatori e curatrici, critici e critiche, scrittori e scrittrici, e incentrati sulle possibilità di scrivere attraverso o tramite l’opera di Rand, anziché a proposito di essa. Il testo di Gonda cannibalizza la nuova scrittura e il materiale del laboratorio trascritto insieme a cinque passaggi letterali tratti da Ideal. Con un coro di voci che pronunciano il pronome personale “Io” e cantano ad alta voce la grammatica di “virgola, trattino, punto”, Gonda è un film di voci.

Questi interventi sonori servono a svelare ulteriormente la nozione unificata di soggettività che è essenziale nel lavoro di Rand, sostituendola con un’entità mutevole più allineata alla concezione del sé di Donna Haraway come cyborg ibrido.

Costi

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