#accaddeoggi: 11 febbraio 1929

Firma dei Patti Lateranensi

I Patti Lateranensi sono gli accordi sottoscritti l’11 febbraio 1929 tra il Regno d’Italia e la Santa Sede. Prendono il nome dal Palazzo apostolico Laterano, nel quale furono firmati. Inseriti nella Costituzione del 1948 all’articolo 7, costituiscono ancora oggi la base del rapporto tra Stato italiano, Città del Vaticano e Chiesa Cattolica, rapporto che prima non esisteva, almeno formalmente.

L’allora capo del governo, dal 1922, Benito Mussolini, nonostante le pressioni di molti leader fascisti che chiedevano di fare piazza pulita delle associazioni cattoliche, non voleva andare ad uno scontro frontale con la Chiesa e nel 1927 iniziò le trattative con il Papa. In sostanza chiedeva alla Santa Sede di chiudere o comunque ridurre l’autonomia delle organizzazioni cattoliche. In cambio offriva di riconoscere Città del Vaticano come un libero stato indipendente. Prometteva finanziamenti e confermava una posizione di preminenza alla religione cattolica nello Stato italiano, con misure come il crocefisso obbligatorio negli spazi pubblici e l’insegnamento a scuola della religione cattolica. Mussolini ottenne tutto quello che voleva e il Papa accettò di riconoscere lo Stato italiano con Roma come sua capitale. Fu a sua volta riconosciuto dallo Stato italiano come legittimo sovrano di Città del Vaticano.

L’importanza dei Patti Lateranensi è testimoniata dal fatto che il Concordato tra Regime fascista e Chiesa cattolica ha continuato a regolare i rapporti tra lo Stato italiano per quasi 40 anni dopo la caduta del Regime. Soltanto nel 1984, il governo Craxi si accordò con la Chiesa per una serie di modifiche, tra cui la più importante la rimozione della clausola che definiva la religione cattolica la “religione di stato” dell’Italia.

I Patti Lateranensi nelle biblioteche del Sistema bibliotecario trentino.

redazione
parte di: Accadde oggi ...

11/02/2020

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