Barry Lyndon

Verde nobiltà

Con 2001. Odissea nello spazio, Barry Lyndon è il film più famoso di Stanley Kubrick.

Barry Lyndon è la storia di un ragazzotto irlandese, Redmond Barry, senza arte né parte che diventa, faticosamente, membro dell'aristocrazia inglese. Rifiutato dalla donna che ama, intraprende la carriera militare prima nell'esercito inglese e poi in quello prussiano per arrivare a sposare finalmente una giovane contessa, Lady Lyndon, di cui acquisisce cognome e nobiltà.

All'origine del film c'è il romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray, pubblicato a puntate nel 1844. L'espediente narrativo è quello dell'autobiografia immaginaria di un narratore in continuo cambiamento: prima è Redmond Barry, poi Barry of Barryogue, Captain Barry, Redmond de Balibari e infine Barry Lyndon: siamo nella piena dimensione della fiction. La vera essenza del libro risiede proprio nel fatto che raramente il narratore tenta di distinguere tra realtà e fantasia o tra vero e falso. Ormai vecchio e in rovina, Barry scrive le sue presunte memorie offrendoci uno spaccato vivo e dinamico di tutte le sue avventure.

Mentre nelle mie proprietà procedevano i miglioramenti e la mia casa, da antico castello normanno, veniva mutata in un elegante tempo, o palazzo greco, e i miei giardini e i miei boschi perdevano il loro aspetto rustico e venivano accomodati nel più raffinato stile francese…...

Ecco i giardini che dobbiamo immaginare fare da sfondo e cornice al romanzo: i giardini regolari alla francese, dove il parterre e le aiuole ben definite e ortogonalmente disegante suggeriscono il rapporto di forza tra uomo e natura. Un paesaggio perfettamente studiato e pensato, che si ritrova anche nel film, uscito in America nel 1975 e in Italia nel 1976. Un'opera cinematografica di Kubrick che non ottiene grandi successi di pubblico, ma che la critica invece considera una delle migliori del regista americano. In questo film, Kubrick non affronta temi sociali, politici e filosofici a lui cari, ma lavora con la sperimentazione visiva. Con Barry Lyndon, Stanley Kubrick vince nel 1976 quattro premi Oscar: non per il miglior film o regia, ma per la fotografia, la scenografia, l'adattamento musicale e i costumi. È premiata l'ampia e rigorosa rappresentazione della civiltà del Settecento inglese, ispirata alla sua grande tradizione pittorica, e la volontà del regista di dirigere tutto con la luce naturale anche quando le scene si svolgono a lume di candela o con lampade al olio; in questo caso Kubrick utilizza un obiettivo studiato dalla Zeiss per la Nasa per le riprese dello spazio. L'apporto del film è soprattutto visivo e lo si ritrova anche nella volontà di utilizzare dei lentissimi zoom all'indietro, che riescono a collegare in maniera innovativa e sperimentale il particolare al contesto ambientale.

Redazione Biblio

05/06/2018

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