"Città fortezza. Trento 1915-1918"

Come cambia il volto della città di Trento dopo il 24 maggio 1915 : una mostra alle Gallerie di Piedicastello lo racconta 

[ Fondazione museo storico del Trentino]

La mostra Città fortezza. Trento 1915-1918 porta i visitatori lungo un percorso che si snoda nel tempo e nello spazio.

Si comincia avvicinandosi alla città dall’esterno, dalle montagne che circondano Trento, dai forti che sono stati costruiti fine dalla fine del XIX secolo. Un paesaggio militarizzato, preparato per lunghi anni in vista di una possibile guerra con la vicina Italia, illustrato grazie ad alcuni progetti dei forti progettati per difendere la città.

Il 24 maggio 1915 il Regno d’Italia dichiara guerra all’Impero austroungarico. Dopo quasi un anno dall’inizio della Grande guerra, il Trentino viene a trovarsi sulla linea del fronte.

Per Trento queste giornate segnano l’inizio di un periodo nuovo, fatto di partenze obbligate,  limitazioni della libertà, povertà e insicurezza. L’evacuazione del cerchio della Fortezza è progettato da tempo, e le misure previste scattano rapidamente il 24 maggio. Le strade di accesso alla città vengono controllate dai militari, che regolano anche i documenti di chi entra e esce dal «raggio di Fortezza», come si chiama l’area militarizzata. Circa due terzi degli abitanti della città, 20.000 persone, sono trasferiti nei campi profughi, distribuiti in Austria Superiore e Inferiore, in Boemia e Moravia.

Il percorso della mostra continua dentro la città, alla scoperta della vita degli abitanti di Trento colti proprio nel momento in cui devono lasciare la città. In una sorta di piazza si affacciano quattro storie, raccontante con altrettante installazioni multimediali.

La città è svuotata dei suoi abitanti, ma sarebbe un errore immaginarla spopolata. Al contrario, Trento diventa un centro di raccolta di migliaia di soldati al fronte meridionale. Grazie ad un’immersione sonora, i visitatori della mostra possono sentire le diverse lingue parlate dai soldati provenienti dal resto dell’Impero, insieme a quelle dei prigionieri russi, serbi e italiani. Le fotografie dell’Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, per la prima volta visibili in Trentino, documentano la presenza in città di soldati turchi, ebrei, le marce nelle piazze, la trasformazione di Trento in un’enorme caserma plurinazionale.

Elena Tonezzer - curatrice

13/07/2015