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Digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio botanico del MUSE (Herbarium Tridentinum – TR)

Un nuovo progetto, finanziato dalla Fondazione Caritro e realizzato in collaborazione con la Fondazione Museo Civico di Rovereto, dedicato all’erbario del museo, l’Herbarium Tridentinum.

Con i suoi 150.000 campioni, questo importante archivio botanico descrive la biodiversità vegetale – locale, nazionale e internazionale – degli ultimi due secoli. Il progetto ha l’ambizioso obiettivo di rendere digitalmente accessibile e valorizzare attraverso le tecnologie digitali questo prezioso patrimonio di grande valore scientifico, storico e culturale, per restituirlo alla cittadinanza e alla comunità scientifica e accrescere la consapevolezza del valore della biodiversità.

Le azioni del progetto mirano a:

  • curare l’erbario del MUSE per migliorarne le condizioni di conservazione;
  • digitalizzare, attraverso l’acquisizione di immagini, più di 100.000 reperti botanici;
  • sperimentare nuove metodologie per l’estrazione di dati con il supporto dell’Intelligenza Artificiale;
  • attivare un progetto di crowdsourcing, che permette alla cittadinanza di partecipare attivamente alla ricerca;
  • svelare l’erbario attraverso strumenti e prodotti digitali interattivi, per viaggiare tra storia, scienza, cultura e natura.
L’erbario del MUSE

L’erbario è una delle tipologie di collezioni che descrive il mondo naturale: è una raccolta organizzata di campioni botanici.

Dopo il prelievo in natura, le piante vengono essiccate, per poter essere conservate indefinitamente. In un erbario con finalità scientifiche, ogni campione è sempre accompagnato da un cartellino che ne riporta i dati principali, come la specie di appartenenza, la data e la località di raccolta, il raccoglitore.

A volte sono riportate anche delle note sulle caratteristiche dell’ambiente di raccolta, sullo studioso che ha determinato il campione, sull’erbario di provenienza.Tutte queste informazioni rendono gli erbari degli archivi insostituibili, degli strumenti di ricerca indispensabili, che racchiudono importanti dati scientifici sulla diversità vegetale e sulla sua evoluzione nel corso del tempo.

Ma non solo: in ogni erbario troviamo traccia delle storie delle/i tante/i botaniche/i che, attraverso le proprie esplorazioni e lo studio dei campioni, hanno consentito la creazione di un patrimonio così significativo.

L’Erbario del MUSE è denominato Herbarium Tridentinum e figura tra i più di 4.000 erbari registrati all’interno di Index Herbariorum – il registro internazionale che riunisce tutti gli erbari del mondo – con il codice internazionale TR.

Pur non potendo competere con l’Erbario Centrale Italiano di Firenze e con altri prestigiosi erbari universitari, l’erbario del MUSE può essere sicuramente annoverato tra quelli di maggior rilievo a livello italiano.

Esso conserva più di 150.000 campioni di piante, muschi, licheni e funghi, raccolti a partire dall’inizio del 1800 ad oggi, provenienti dal Trentino, dall’Alto Adige, dal resto d’Italia e da molte località estere di tutti i continenti.

La tipologia di campioni più abbondante è quella degli exsiccata.

A livello regionale è senza dubbio l’erbario più importante per la descrizione della biodiversità vegetale del nostro territorio degli ultimi due secoli. Tra i 72 differenti corpora in cui è organizzato, molti sono connessi all’opera di importanti botanici del XIX e XX secolo, tra cui Francesco Facchini (1788-1852), Francesco Ambrosi (1821-1897), Enrico Gelmi (1855-1901), Gustavo Venturi (1830-1898), Pietro Porta (1832-1923), Giacomo Bresadola (1847-1929), Giuseppe Dalla Fior (1884-1967).

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MUSE – Museo delle Scienze

25/11/2025