Giù la maschera!
Il Centro Servizi Culturali S. Chiara si presenta al pubblico con una nuova identità visiva
La nuova immagine grafica dell’Ente è il frutto di un percorso di collaborazione intrapreso con la Libera Università di Bolzano – Facoltà di Design e Arti Il Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento si rifà il look e si presenta al pubblico con una nuova identità visiva, rinnovata nel logo, e più in generale nella propria immagine grafica, realizzata al termine di un fattivo percorso di collaborazione intrapreso con la Libera Università di Bolzano – Facoltà di Design e Arti.
La nuova identità è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa da Sandra Matuella e Massimo Ongaro (vicepresidente e direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara), Virginia Professione e Sophia Basso (assegnista di ricerca e studentessa della Facoltà di Design & Arti della Libera Università di Bolzano), alla presenza della vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, e della vicesindaca e assessora alla cultura e al turismo del Comune di Trento.
Un’operazione che l’Ente ha ritenuto necessaria per rimanere al passo con una proposta di spettacolo che, stagione dopo stagione, si fa sempre più strutturata, ampia e articolata, che abbraccia gran parte del territorio provinciale e che si deve rivolgere ad un pubblico sempre più diversificato e, soprattutto, in continua evoluzione. Una nuova identità che possa così permettere al Centro di presentarsi all'esterno in maniera più fresca, chiara ed efficace.
«Ogni identità visiva è figlia del suo tempo, e in tal senso la nuova immagine del Centro S. Chiara non fa eccezione. – ha commentato la vicepresidente del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Sandra Matuella – Osservando il nostro nuovo logo, non si può fare a meno di notare quei due punti che seguono la ‘C’ iniziale. Due punti che ci raccontano molto sull’identità, sulle intenzioni e sulle prospettive future del Centro.
Un comune carattere tipografico che allude ad un Centro capace di essere molte cose. Un Centro più aperto, pronto al dialogo con le tante realtà che abitano il territorio, e attento all’individuo.
Un Centro che, forte di una storia lunga e ricca di soddisfazioni, si possa ora proiettare nel futuro in maniera più essenziale, chiara e tonda, proprio come i caratteri del nuovo logo».
E’ oggettivo quanto il Centro S. Chiara abbia negli ultimi anni consolidato in maniera sempre più netta il proprio ruolo di riferimento culturale per l’intero territorio provinciale, trovandosi ad operare in un contesto sempre più ricco, socialmente e culturalmente.
C’era pertanto la necessità di migliorare il modo in cui il Centro presenta sé stesso e il modo in cui veicola la propria identità verso l’esterno. Capire quale immagine offre di sé e, soprattutto, come questa viene percepita dal pubblico e dai suoi stakeholder. Da queste riflessioni è quindi nata la collaborazione con la Libera Università di Bolzano, nella quale il Centro ha intravisto fin da subito una preziosa occasione per riflettere su sé stesso, comprendere a fondo la propria identità e chiarirsi così le idee sulle prospettive e possibilità future dell’Ente.
«Sono da sempre convinto che una proposta di spettacolo, per quanto interessante e di qualità, debba essere accompagnata e sostenuta da una forma adeguata, che possa spiegare al vasto pubblico cosa proponiamo e, soprattutto, perché lo facciamo. – ha osservato il direttore del Centro Servizi Culturali S. Chiara, Massimo Ongaro -
L’obiettivo di questo percorso di collaborazione è stato fin da subito quello di riuscire a definire l’identità precisa del Centro, prima di tutto in riferimento a ciò che organizziamo e proponiamo al pubblico. E poi, di conseguenza, attraverso le indicazioni, o meglio, le creazioni sviluppate dal gruppo di lavoro guidato dal prof. Giorgio Camuffo, arrivare ad
ottenere un’immagine grafica specifica, che possa parlare e proporsi al pubblico e ai nostri interlocutori meglio di quanto siamo riusciti a fare fino ad oggi».
“All the world’s a stage”, questo il nome del corso realizzato dalla Libera Università di Bolzano – Facoltà di Design e Arti, nato proprio con l’obiettivo di avviare uno studio preliminare sulla costruzione di un’identità visiva per il CSC Santa Chiara. Trattandosi di un soggetto articolato da raccontare per la pluralità delle attività svolte, il CSC Santa Chiara ha presentato fin da subito una sfida progettuale per le studentesse e gli studenti del corso. Con il supporto dei ricercatori Andrea Facchetti e Marcello Barison, è stato avviato uno studio volto a esplorare le diverse possibilità e potenzialità dell’identità visiva nel mondo della cultura, in particolare nel teatro. Ispirandosi al panorama dei teatri contemporanei, gli studenti hanno sviluppato una serie di proposte preliminari che immaginano le nuove voci dei teatri di Trento.
Il progetto “All the world’s a stage” rappresenta un ponte tra il mondo accademico e quello professionale, offrendo spunti di riflessione su come il design possa arricchire l’esperienza culturale di una realtà complessa come il Centro Servizi Culturali Santa Chiara.
«Il progetto “All the world’s a stage” ha permesso di esplorare in profondità cosa significhi oggi progettare un’identità visiva per un teatro. – ha affermato Giorgio Camuffo, graphic designer e docente della Libera Università di Bolzano - Le studentesse e gli studenti sono stati coinvolti fin da subito in un’esperienza che li ha portati a riflettere sull’impatto dell’identità visiva sulla percezione di un teatro».
Ha parlato di un rinnovamento interessante e innovativo che coinvolge il logo e l’immagine grafica, la vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, durante la presentazione della nuova identità visiva del Centro Santa Chiara.
Il nuovo logo è infatti frutto di un percorso fatto di collaborazioni diverse, una ricerca che ha coinvolto anche l’ambito universitario, in questo caso la Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, e che non solo ha declinato l’immagine, ma ha anche approfondito gli aspetti legati al suo significato ed impatto. Come ha commentato la vicepresidente nel ringraziare il team che ha lavorato in questi mesi, si tratta di un risultato gradevole, innovativo ed efficace che esprime al meglio la ricchezza culturale di un Centro, il Santa Chiara, ormai proiettato al di fuori dei confini del Trentino.
La vicesindaca e assessora alla cultura e al turismo del Comune di Trento ha affermato come la nuova grafica, essenziale e contemporanea, rappresenti un cambio valoriale.
Quando un’istituzione cambia logo non compie solo una scelta estetica, sta ragionando su sé stessa e sulla propria funzione, e questo è un segnale di dinamismo positivo per la città che la ospita. La vicesindaca ha poi sottolineato come il nuovo logo mostri un Centro Servizi Culturali Santa Chiara inclusivo, che abbraccia e accoglie, con i due punti a
indicare un sistema di teatri, spazi culturali e attività complesso, oltre a un’offerta pensata per un pubblico variegato, appassionato della cultura in ogni sua forma. Fondamentale, in questo senso, il coinvolgimento nel processo creativo degli studenti della Libera Università di Bolzano, ha concluso la vicesindaca, perché mostra la capacità del Centro
di porsi quale interlocutore privilegiato delle realtà giovanili che animano la nostra città.
30/05/2024