"La scelta di Cesare" in prima nazionale

La nostra intervista ad Andrea Castelli sul suo spettacolo che apre la Stagione di prosa del Centro servizi culturali S.Chiara 

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“Il ragazzo si chiama Cesare, proprio come Cesare Battisti, l’intellettuale su cui sta svolgendo la tesi di laurea: La scelta di Cesare  è quella di questo ragazzo – ci racconta Andrea Castelli -, mio figlio, che in scena non si vede mai anche se il dialogo intergenerazionale è il motivo conduttore dello spettacolo.

È la storia di una solitudine, quella di un padre che crede che il dialogo con il figlio sia ‘tra sordi’, fino alla scoperta che avviene in un momento drammatico del finale. Solo in quell’istante, il padre si renderà conto di essere il più sordo tra i due.

Nel monologo, egli passa in rassegna i tanti momenti di contrasto e di incomprensione nel rapporto con il figlio, prendendo spunto dal tema sul quale egli si è indirizzato per della sua tesi di laurea. Una scelta precisa, in contrasto con il carattere del padre, figura piuttosto superficiale e qualunquista, che preferisce accodarsi a quello che di Battisti ha sentito dire in famiglia, senza affrontare un percorso personale di conoscenza.

Tale atteggiamento – continua Castelli - si scontra con la caparbietà del figlio che si appassiona alla figura di Battisti, ne studia la storia, l’ambiente, il pensiero al punto che il suo interesse finisce per incuriosire anche il padre. Sarà allora che egli si chiederà quali ragioni abbiano acceso l’interesse del figlio attorno a un personaggio ‘traditore’ che ‘ha svenduto il Trentino all’Italia’.

È attraverso questo viaggio pieno di curve misteriose, strane telefonate, irresistibili ironie, uomini e cani, dispute sulla esatta collocazione del bene e del male, che il padre scopre altri aspetti del figlio. Una vicenda di conflitto intergenerazionale in cui passa in filigrana un fantasma che incuriosisce non soltanto il padre che lo contrasta, ma, ed è questo l’auspicio, pure lo spettatore" - conclude Castelli.

Un invito, dunque, rivolto a ogni spettatore, affinché faccia propria La scelta di Cesare, quella di approfondire la figura di Cesare Battisti e, al contempo, un omaggio all’intellettuale irredentista in prossimità del centenario della morte (12 luglio 1916).

Brevi note sullo spettacolo: dal 27/10/2015 al 08/11/2015 tutti i giorni (escluso 2 novembre) ore 20.30, domenica ore 16.00

Commissionato a Pino Loperfido dal Teatro Stabile di Bolzano e prodotto in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara e il Coordinamento Teatrale Trentino, indaga i rapporti tra un padre e un figlio di oggi, dietro ai quali si aggira, alla vigilia della ricorrenza del centenario della morte, il “fantasma” di Cesare Battisti, una figura storica importante e contraddittoria della storia del Trentino-Alto Adige.

Lo spettacolo inizia come una divertente commedia sui battibecchi quotidiani tra genitori e figli adolescenti, prosegue nella parte centrale ricordando Battisti e i diversi punti di vista che ne interpretano la vita e le opere e si chiude con un colpo di scena del tutto inaspettato.  La regia è di Andrea Brandalise, un giovane trentino cresciuto alla “bottega” del Teatro Stabile di Bolzano, interprete Andrea Castelli.

redazione

22/10/2015