"Tenerezza – Un insolito stato di grazia"

Al Cuminetti di Trento domenica alle 17.30 lo spettacolo teatrale che affronta il delicato tema dell'autismo

http://youtu.be/jaBJhQC2ZZA

Ne abbiamo forse fatto la conoscenza per la prima volta in Rain Man - L'uomo della pioggia, il film del 1988 in cui Dustin Hoffman interpretava magistralmente il ruolo di un giovane malato di autismo. Da allora, l’autismo è diventato sempre più una patologia del contemporaneo e l’immagine che Hoffman ci ha trasmesso ci appare ora, in certo senso, “idealizzata”.

“Oggi non si parla più di autismo ma di autismi – puntualizza Roberto Oberburger, presidente dell’Associazione genitori soggetti autistici del Trentino - Agsat Onlus-. Si tratta di una sindrome complessa che coinvolge sistema motorio, linguaggio, psiche. Il Trentino, come l’Emilia Romagna e il Piemonte, è all’avanguardia nello studio e nell’assistenza alle famiglie: la diagnosi viene fatta quando il bambino ha 18 mesi. Quello che può davvero cambiare le cose – sottolinea - è solo l’intervento precoce e intensivo: prima si riconosce la patologia, minori saranno i problemi per l’individuo adulto”.

L’intervento di Oberburgher è avvenuto nell’ambito di “Cultura informa”, l’appuntamento per la stampa svoltosi il 10 marzo a Trento presso Palazzo Festi per presentare Tenerezza. Un insolito stato di grazia, lo spettacolo teatrale sul tema dell’autismo e delle difficoltà relazionali in programma domenica 15 marzo alle 17.30 Teatro Cuminetti, con dibattito al termine della rappresentazione.

All’incontro, oltre a Oberburger, erano presenti: Francesco Nardelli, direttore del Centro Santa Chiara, Mariachiara Franzoia, assessora alle politiche sociali del Comune di Trento, Sabrina Dalpiaz, presidente della Cooperativa sociale autismo.   

Non si conosce il numero di casi presenti sul territorio italiano. “Si sta facendo molto – continua Oberburger - ma sull’inclusione sociale c’è veramente tanto da lavorare, nonostante l’impegno di enti e privati”.

In Trentino la stima attuale potrebbe oscillare tra i 500 e i 1000 casi. “Negli Stati Uniti si parla di un rapporto di 1 a 88, in Trentino di 1 a 150 circa, ma i numeri sono in crescita. Il problema è la mancanza di un protocollo per affrontare la malattia, le forme si presentano purtroppo con caratteristiche molto diverse, e sulle cause nulla è scientificamente provato. Sono 40 i bambini dai 2 ai 14 anni e 15 gli adulti di cui Agsat si occupa – conclude il presidente”.

Nel suo intervento, Francesco Nardelli, sottolinea il concetto di oscurità, la necessità di superare, di andare oltre la vista “uno dei sensi che la nostra società privilegia, per cogliere le sfumature che lo sguardo esterno non ci aiuta a raggiungere. È questa la chiave di lettura dello spettacolo Tenerezza – prosegue – confrontarsi sull’autismo per fare opera di informazione e di sensibilizzazione. Il Centro Santa Chiara ha accolto l’invito di Agsat e ha dato la disponibilità ad accogliere nel cartellone Tenerezza, il tour teatrale che parte da Trento per la regia di Lauro Versari, regista di origini trentine. Ciò ci offre l’opportunità di avvicinare il pubblico al tema dell’autismo, della diversità, del dialogo andando oltre le barriere che spesso sono pregiudizi, per andare incontro all’essenza dell'altro. Un progetto significativo e rispettoso dei ruoli di ciascuno: il teatro deve parlare dei temi che la società fa finta di non vedere e di cui non vuole parlare – conclude Nardelli”.

L’assessora Franzoia ha portato l’attenzione sul ruolo fondamentale delle associazioni che sul territorio si occupano di autismo, mentre Sabrina Dalpiaz della Cooperativa sociale autismo ha illustrato la necessità di avere personale in costante crescita formativa, per attuare dei percorsi adeguati alle esigenze dei singoli. L’obiettivo, con il concorso di logopedisti, terapisti, psichiatri, è di riportare il bambino a un progetto di vita adeguato alla gravità situazione.

il comunicato stampa: 

redazione

11/03/2015