I brutti anatroccoli
Compagnia “Stilema/Unoteatro”
Essere uguali o essere diversi: cosa ci fa sentire "a posto" oppure "in difetto" rispetto a come "si dovrebbe essere"? Per una bambina o per un bambino ogni attimo rappresenta la costruzione di un pezzo della propria identità, ma il mondo è pieno di modelli e di stereotipi di efficienza e “bellezza” rispetto ai quali è anche facilissimo sentirsi a disagio. Basta portare gli occhiali, o metterci un po' più degli altri a leggere una frase, o avere la pelle un po' più scura o un po' più chiara, o far fatica a scavalcare un gradino con la sedia a rotelle.
La fiaba di Andersen, al cui il titolo si ispira questo spettacolo scritto e interpretato da Silvano Antonelli, è vista come un archetipo. Come un “classico” che tocca un argomento universale, che va ben oltre il tempo in cui la fiaba è stata scritta. Per indagare un tema che tocca nel profondo il destino di ogni bambino e di ogni persona. Una fiaba che si modifica per parlare al presente.
Tra papere con gli occhiali, strumenti musicali, divertenti e poetiche suggestioni, «I BRUTTI ANATROCCOLI» cerca di emozionare intorno all'idea che tutti, ma proprio tutti, possano cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta. Un modo per alzare gli occhi e guardare il grande cielo che ci circonda. Quel cielo nel quale la vita, qualunque vita, ci chiede di provare a volare.
Lo spettacolo è stato elaborato da Silvano Antonelli lavorando in tre direzioni: il rapporto con i bambini della scuola dell'infanzia e primaria; l'incontro con “ex bambini” che sono stati bambini particolari, con difetti fisici o difficoltà di apprendimento; il confronto con esperti di varie discipline per un approfondimento di tipo teorico.
Spettacolo adatto ad un pubblico di bambini dai 3 anni.
Al termine della rappresentazione del sabato sarà presentato – in occasione dell'anniversario dell'approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza – il concorso video "Ma lo sai che.... liberi di esprimerci" promosso dal TAVOLO 0-18 coordinato dalle Politiche Sociali dl Comune di Trento.
organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara