Jacob Collier
Jacob Collier il nuovo genio della musica nato su YouTube a Rovereto per Jazz’About
Cose che succedono oggi: diventare un artista sulla bocca di tutti non grazie ad una release o ad un contratto con una major. Nulla di tutto questo. A Jacob Collier è bastato caricare su YouTube alcuni filmati di sue esibizioni (a partire dalla reinterpretazione in solitaria di “Don’t You Worry ‘Bout A Thing” di Stevie Wonder) per guadagnarsi subito milioni su milioni di visualizzazioni. Merito del suo strabiliante talento, reso ancora più affilato dalle trovate che riserva ai suoi live show, pieni di trovate ed effetti speciali (grazie anche ad alcune tecnologie sviluppate appositamente presso il MIT bostoniano). Se volete una garanzia ulteriore, basta un nome: Quincy Jones. Che lo adora e la ha subito messo sotto contratto. Garanzie ulteriori non servono invece per Nicky Siano: una leggenda, lo storico dj resident del newyorkese Studio 54. Ma soprattutto, ancora oggi un portento di stile, esplosività e conoscenza.
La serata all’Auditorium Melotti di Rovereto, si preannuncia davvero significativa: probabilmente uno degli appuntamenti più particolari per questa edizione 2016/17 della rassegna Jazz’About curata del Centro Servizi Culturali S.Chiara.
Poco più che ventenne (anno di nascita 1994), Jacob Collier è infatti un perfetto esempio di artista dell’ultimissima generazione: la sua popolarità nasce da alcuni filmati, praticamente fatti in casa, messi a disposizione del web sulla piattaforma YouTube. Niente etichette discografiche, niente manager, niente lanci pubblicitari. Il feedback, sulla base del semplice passaparola fra internauti, è stato strepitoso – ad oggi per dire la sua reinterpretazione di “Don’t You Worry ‘Bout A Thing”, un grande classico di Stevie Wonder, è arrivata a quasi due milioni di visualizzazioni. Nulla di strano: il talento di Collier è effettivamente incredibile, non può non colpire subito l’attenzione. Cantante, polistrumentista, da solo riesce a ricreare una vera e propria orchestra (sovrapponendo varie tracce di voce, basso, chitarra, batteria – tutto quanto eseguito da lui), con un grande gusto dell’invenzione per quanto riguarda melodie ed arrangiamenti. Difficile definire la sua musica: l’energia e la libertà creativa sono quelle del jazz, così come al jazz appartengono moltissimi riferimenti specifici. In realtà però nel suo vortice entrano anche soul, pop, inflessioni brasiliane o caraibiche, elettronica, sperimentazione radicale.
D’altro canto Collier è nato e cresciuto attorniato dalla musica e all’arte: i genitori sono violinisti di alto livello (con docenze alla londinese Royal Academy Of Music), Jacob prima di dedicarsi a tempo pieno alla sua carriera di musicista si è divertito anche a fare alcune escursioni nel campo della recitazione teatrale. Ciò che più conta comunque è la sua decisa e continua attitudine nel voler fare un passo in più, non solo nella creazione di nuovi strabilianti “oggetti sonori” (limitativo in qualche caso chiamarle semplici “canzoni”…) ma anche e soprattutto per quanto riguarda la trasposizione dal vivo: non a caso si è trovato ad utilizzare anche software ideati e realizzati all’interno del prestigioso MIT di Boston per rendere il suo live show un fuoco d’artificio continuo di effetti speciali e rendering tridimensionali – chiaro segno della sua volontà di offrire un’esperienza immersiva in grado sempre di stupire, meravigliare, ampliare i confini della percezione e della più canonica esperienza-concerto. Ad ogni modo: se la sua popolarità nasce su internet, i riconoscimenti ormai stanno diventando di enorme valore su tutti i livelli, anche quelli più tradizionali. Uno dei produttori più grandi nella storia della musica contemporanea, Quincy Jones (Michael Jackson un nome su tutti, fra le sue creature artistiche, anche se la lista sarebbe infinita) ha fortemente voluto metterlo sotto contratto.
Come ormai da tradizione, la serata targata Jazz’About all’Auditorium Melotti si arricchisce anche di un dopo-concerto di prestigio: dopo il live di Jacob Collier toccherà ad Enrico Crivellaro, alias Volcov, offrire un dj set di alta classe per arrivare alle ore piccole della notte, nel foyer ricavato nella parte inferiore dell’Auditorium. Veronese di origine ma cittadino del mondo per meriti acquisiti, Volcov già da un decennio è uno dei più rispettati rappresentanti europei di quella scena del deejaying contemporaneo dove house e jazz si fondono senza soluzione di continuità, dando vita ad architetture complesse, articolate, piene di ricami ritmici e di espressività melodica ed armonica. La sua conoscenza enciclopedica gli permette poi di alternare, con grande naturalezza, dischi prodotti nell’arco degli ultimi trenta, quarant’anni con le novità più recenti nel campo dei dancefloor: tutto perfettamente omogeneo, coerente, trascinante.
ABBONAMENTO JAZZ’ABOUT TRENTO (4 concerti)
da Euro 42,00 a Euro 60,00
ABBONAMENTO JAZZ’ABOUT ROVERETO (4 concerti)
da Euro 40,00 a Euro 50,00
BIGLIETTI
Biglietti per Mark Guiliana + Nicola Conte, Gogo Penguin + Ditretto 38 “Aftershow”, Orlando Julius & Heliocentrics + Romare, Jacob Collier + Nicky Siano, James Taylor Quartet + Mr. Scruff, Thundercat (da Euro 12,00 a Euro 18,00)
Biglietti per Ingognito + Luca Trevisi, Snarky Puppy (da Euro 18,00 a Euro 24,00)
Abbonamenti e vendita biglietti (posto unico non numerato) a partire da sabato 24 settembre 2016
organizzazione: Centro servizi culturali S. Chiara