L’estate di Centrale Fies 2025 | UNDOMESTICATED GROUND Group Show + Live Program

OPENING 17.07.25 dalle ore/h 18.00
a cura di / curated by Barbara Boninsegna e / and Simone Frangi
con Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi, Elizabeth A. Povinelli, Théophile Peris, Marcos Kueh, Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird
Undomesticated Ground è il terzo episodio di una trilogia di mostre collettive dedicate ai concetti formulati da Stacy Alaimo nella sua produzione teorica, che ha esordito nel 2023 con un primo episodio incentrato sulla nozione di naked word (parola nuda) che Alaimo impiega per qualificare il corpo in protesta e in solidarietà con altri agenti non umani e che si è sviluppata nel 2024 con un secondo episodio dedicato al concetto di material self (sé materiale) – con cui Alaimo esplora l’inedita vicinanza del corpo umano all’ambiente e una rinnovata comprensione, di tipo relazionale, dei concetti di “casa”, “rifugio” e di “abitare il mondo”.
Il terzo episodio della trilogia prende spunto dal saggio Undomesticated Ground scritto da Alaimo nel 2000 con l’obiettivo di decostruire criticamente le prospettive teoriche e simboliche che hanno costruito – particolarmente in Occidente – un’idea di “natura” oggettificata, addomesticata e disponibile, da cui estrarre risorse materiali, simboliche e cognitive. In linea con le istanze di Alaimo, la mostra riunisce prospettive artistiche che sovvertono lo spazio deterministico di questa idea di “natura” e che reclamano la vita biologica – sia degli umani che di altri agenti non umani – come uno spazio indisciplinato e disobbediente, carico di possibilità politiche e immaginative. Uno spazio non neutro, romantizzato ma piuttosto attraversato da storie di colonialità (esterna e interna), rotture ecologiche, assegnazioni di genere e razziali nonché suddivisioni di valore calcolate su basi economiche e di classe. La mostra si inserisce in questo solco, raccogliendo opere che interrogano le tassonomie imposte sia all’umano e più che al più-che-umano dalle imprese imperiali occidentali, dal capitalismo, dall’emergenza della proprietà privata come strumento di estrazione personalistica dalla terra nonché dall’organizzazione del suolo in virtù di un urbanismo antropocentrico.
Curiosità e info sull’accessibilità degli spazi
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