La Basilica paleocristiana
(Duomo)
In un'area già sede di espansione edilizia a partire dal II secolo d.C., all'esterno delle mura della primigenia città quadrata, in corrispondenza di un antico alveo dismesso del torrente Fersina, affluente dell'Adige, nel tardo IV secolo dovette essere eretta una chiesa cimiteriale, volta a raccogliere le reliquie dei SS. Sisinio, Martirio e Alessandro, co-patroni della diocesi di Trento, missionari trucidati nel 397 dalle popolazioni della Valle di Non, professanti ancora culti precristiani. La stessa venne ad ospitare, pochi anni dopo, le spoglie del vescovo Vigilio. I resti visitabili giacciono sotto il Duomo attuale e si riferiscono ad un grande edificio sacro databile, sulla scorta dei dati archeologici, all'avanzato V/VI secolo, orientato E/W, a navata unica, dotato di ampio atrio d'ingresso, il cui pavimento era costituito da un fitto reticolo di lastre di copertura di decine di tombe destinate alla primitiva comunità cristiana, composta, come rivelano molte epigrafi funerarie, non solo da popolazione locale, ma anche da immigrati orientali. Nei secoli successivi ebbe a subire numerosi interventi che videro la sua partizione interna in tre navate, l'aggiunta di due sacelli laterali all'altezza del presbiterio (la costruzione della cripta del Duomo medievale portò purtroppo alla distruzione di quest'ultimo), il rinnovamento del suo arredo liturgico.
Il progressivo interramento dell'edificio, una certa obsolescenza e il desiderio di costruire una nuova chiesa, portarono fra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo al suo abbattimento e alla sua sostituzione con la Cattedrale oggi visibile.
Accesso dal Duomo, dall'area presbiteriale sul lato nord dell'altare maggiore.
Orario: dal 1 ottobre al 31 maggio dal lunedì al sabato ore 10.00 -12.00 / 14.30-17.30.
dal 1 giugno al 30 settembre dal lunedì al sabato ore 10.00-12.00 / 14.30-18.00.
Chiuso la domenica, 1 e 6 gennaio, Pasqua, 15 agosto, 1 novembre, 25 dicembre.