Forte Cadine
Il Forte faceva parte del primo gruppo di fortificazioni permanenti austriache a difesa delle vie di collegamento al capoluogo; assieme al Doss di Sponde componeva lo sbarramento del solco di Cadine.
All'inizio del 2018 il forte ha ricevuto il MARCHIO DEL PATRIMONIO EUROPEO (European Heritage Label). Il Marchio del patrimonio europeo, previsto dall’omonima azione comunitaria approvata da Parlamento europeo e Consiglio europeo, è volto a valorizzare il patrimonio culturale comunitario, a favorire la conoscenza reciproca fra i cittadini, contribuendo a intensificare il senso di appartenenza all'Unione Europea e a rafforzare il dialogo interculturale.
Il Forte venne progettato da Gustav Hermann, maggiore del genio militare di Trento, e faceva parte del primo gruppo di fortificazioni permanenti austriache a difesa delle vie di collegamento al capoluogo; assieme al Doss di Sponde componeva lo sbarramento del solco di Cadine. La caratteristica di questa “Tagliata” stava nel fatto che la chiusura dell’asse stradale non era affidata ad un solo portone come in altri casi, ma all’intero corpo del manufatto. Forte Cadine è una costruzione in conci di pietra calcarea di colore rosa, a forma di ponte, appoggiata alla roccia della forra del torrente Vela e dotata di casematte per artiglieria, gallerie per le fuciliere e postazioni in barbetta. Il corpo principale di guardia era formato da tre locali per l’artiglieria pesante e due locali per le fuciliere. Dal cortile esterno si raggiungevano la cucina e l'alloggio del capitano, mentre una poterna collegava il forte alla casamatta Doss di Sponde (attualmente proprietà privata).
Fu costruito negli anni 1860-1862, nel 1915 venne disarmato e le artiglierie furono posizionate nelle vicinanze. Dal 1918 al 1949 servì da polveriera dell'Esercito Italiano e fu anche occupato dai tedeschi nella seconda guerra mondiale.
Forte Cadine è di proprietà della Provincia autonoma di Trento dai primi anni '90 e la sua gestione è stata affidata alla Fondazione Museo storico del Trentino. L'intervento di restauro conservativo, avviato nel 2006, è stato condotto nel rispetto delle tecniche costruttive originarie, ricostruendo in analogia le parti murarie mancanti.
Il Forte possiede una pertinenza boschiva attraversata dalla strada militare che lo collegava con il Forte Doss di Sponde. È in corso il progetto curato dal Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale per la pulizia di quest’area.
L'allestimento
Un tavolo multimediale, un plastico dinamico, video con suoni e rumori, pannelli e targhette informative, proiezioni e computer touch screen sono i punti di forza dell'allestimento interno di Forte Cadine, curato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici. Gli spazi del forte che sbarrava la strada verso Trento sono stati completati con strumenti interattivi, installazioni sensoriali e pannelli esplicativi per fornire al visitatore le coordinate della Grande Guerra in Trentino e un quadro completo del sistema fortificato a inizio Novecento, nonché le peculiarità della Tagliata di Cadine.
Fra le peculiarità dell'allestimento vi è un grande tavolo multimediale, un vero e proprio prototipo progettato specificatamente per la saletta riunioni del forte, che può essere utilizzato anche per la proiezioni di filmati a tema; non manca un plastico dinamico, sul quale viene proiettata la storia delle fasi fortificatorie che interessarono il Trentino e l'andamento del fronte durante la Grande Guerra, nonché le fortezze interessate dai progetti di ristrutturazione della Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici. Pnnelli esplicativi forniscono i contributi informativi necessari per la visita al Forte di Cadine e targhette (in tre lingue, italiano, tedesco ed inglese), poste all'inizio di ogni stanza, illustrano la destinazione originaria degli spazi. Vi è anche un soldato a grandezza naturale, una riproduzione in resina di un militare con divisa austriaca dell'epoca, mentre nella poterna (la galleria che collegava il forte con l'opera superiore) vengono proiettati suoni, luci e ombre dei soldati, per evocare la vita in trincea.
Note sull'accessibilità del sito
I cancelli e le porte della fortificazione sono sempre aperti durante gli orari di visita. Possibilità di lasciare l’automobile all’interno o a ridosso del primo cancello. Percorso di accesso con strada in ghiaia e fondo stabilizzato, lungo 80 metri, pendenza del 4% variabile; a seguire ampio prato pianeggiante. La rampa indicata è in ghiaia con fondo stabilizzato e porta all’interno del forte; portone con soglia alta da 4 a 6 cm e cortile pavimentato regolarmente. Il gradino indicato è a ridosso della porta d’entrata; distanza tra porta e controporta di 177 cm; sale pavimentate in pietra regolare e legno; bancone biglietteria alto 80/100 cm, allestimenti con pannelli video (tra cui tavolo alto 80 cm, luce netta 66 cm); postazioni tablet-pc (alte 101 cm) non ancora attive. Il ballatoio panoramico esterno aggetta sul relitto stradale e sul torrente Vela, è percorribile ed ha fondo in ghiaia. Accesso alla zona delle vecchie cucine e dei vecchi bagni con porta larga 95 cm. La Galleria Poterna, lunga 35 metri, ha fondo liscio in battuto di calce e pendenze variabili dal 9% al 14%; la galleria conduce alla vecchia strada militare che ha fondo irregolare in terra ed erba e una pendenza media del 9%; la strada, accessibile solo con visite guidate, è percorribile nella prima parte e si inoltra poi nel bosco restringendosi.
Accesso ai servizi igienici indicati con rampa lunga 243 cm (pendenza del 11%); all’interno ampio antibagno (cm 258x259, con lavabo alto 78 cm) e bagno attrezzato (maniglioni su entrambi i lati del wc e lungo tutte le pareti).
Rilevazioni eseguite dal personale della Cooperativa HandiCREA
a cura di Fondazione museo storico del Trentino