Educa 2015
Sarà "Desiderio e Conflitto" il tema della VI^ edizione di EDUCA, il festival dell'educazione che si terrà il 18 e 19 aprile a Rovereto.
L'educazione è alimento per la crescita personale, relazionale e sociale, ma anche leva per lo sviluppo economico e del benessere collettivo e per l'aumento della competitività di un territorio. Questa convinzione è alla base del rinnovato impegno della Giunta provinciale, del Comune di Rovereto e del Senato accademico dell'Università di Trento che hanno presentato il nuovo Protocollo di intesa quinquennale (2015-2019) per la realizzazione, in collaborazione con il consorzio Con.Solida, di EDUCA, il festival dell'educazione.
IL TEMA del 2015:"Desiderio e Conflitto"
Il tema del 2015 nasce da spunti e riflessioni raccolti dall'ultima edizione, in modo particolare dalle Officine Giovani e famiglie, e mette insieme due elementi - il desiderio e il conflitto - che attraversano la vita di tutti, ne colorano le emozioni e ne determinano il modo di essere.Oggi le agende mediatiche e politiche sembrano però mostrare un desiderio solo come vuota ricerca del nuovo o appagamento immediato di piccoli capricci, e il conflitto come mancanza di sintonia con se stessi, segno di chiusura all’altro e di uno sgretolamento della comunità.
Secondo il Comitato promotore di EDUCA è invece possibile, in una prospettiva educativa, riconoscere e costruire nelle relazioni un desiderio come pulsione verso il futuro e verso l'altro; una chiave per comprendere e condividere; un veicolo per l’autonomia con valenza generativa. Mentre il conflitto può essere partenza per nuovi percorsi di ricerca e di maturazione, nuove forme di convivenza, nuovo sapere. Scrive il Comitato: "la dialettica dei sentimenti e delle emozioni muove il mondo, sta a ciascuno di noi educare e educarci perché la direzione di questo moto dia espressione piena alle nostre potenzialità e ai nostri talenti.
Passione e coscienza guidano le nostre azioni, creano uno spazio condiviso e una comunità in cui il legame con gli altri diventa motore propulsivo per immaginare un futuro - individuale e collettivo - significativo e pieno, per il quale vale la pena impegnarsi e agire.
Il desiderio prefigura scenari da raggiungere e richiede realismo e consapevolezza; il conflitto è momento di transizione e di sviluppo talvolta inevitabile, di cui si accetta la responsabilità in funzione del proprio ruolo, verso nuovi equilibri. Occorre capire i conflitti, analizzarne le cause e prevederne gli effetti, gestirli con competenza. Occorre educazione! La relazione educativa (nella famiglia, nella scuola, nelle associazioni, nei gruppi piccoli e grandi) si nutre di desiderio e lo genera, affronta i conflitti e ricerca soluzioni realistiche e raggiungibili, che a loro volta generano desiderio. Partecipazione e confronto; dialogo tra generazioni; consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti; attenzione all’altro, all’ambiente e al mondo, sono tutti aspetti costitutivi del processo educativo, della capacità di apprezzare la bellezza e l’armonia, di creare solidarietà e convivenza, di costruire assieme il futuro. Il desiderio e il conflitto muovono il mondo, l’educazione dà loro un significato e una direzione”.
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organizzazione: Giunta provinciale - Comune di Rovereto - Senato accademico dell'Università di Trento - Consorzio Con.Solida